Tra 5 ore ci sarà un appuntamento importante?
“Siamo molto orgogliosi, sono qui per invitare chi ha la possibilità di venire a vedere la Primavera in un contesto storico. Un altro di quei piccoli passi che si fanno per tornare a casa: abbiamo intrapreso un percorso per rinfrescare il concetto della nostra casa. Non solo come luoghi fisici, ma anche emozionali. Vogliamo coinvolgere tutti i protagonisti della Roma: la Hall of Fame, il recupero di tanti campionai che hanno vestito questa maglia, anche i luoghi fisici come lo Stadio delle Tre Fontane che non può non essere definito tradizionale come ricordo. Mi è capitato di andarci molte volte da bambino, ci facevano le partitelle del giovedì per vedere da vicino i protagonisti. Mi porto dietro i ricordi di quel contatto, di una Roma meravigliosa che mi è rimasta nel cuore. Oggi è un modo per respirare di nuovo quell’aria densa di ricordi. Mi vengono in mente tante immagini, Liedholm che teneva i portieri per fare una serie di tiri, destro e sinistro: era più che altro una dimostrazione personale per far vedere che tirava meglio di tutti. Oggi, dopo un lavoro lungo di cui ringraziamo chi ha rilevato la sede, in particolare modo Pambianchi, oggi è un bel test perché diventerà finalmente lo stadio dove giocherà la Primavera”.
“L’obiettivo è essere in grado di utilizzare entrambe le tribune per avere circa 3000 persone. Ci apre nuove possibilità per essere vicini ai tifosi: è difficile far entrare i tifosi a Trigoria. Col Tre Fontane abbiamo la possibilità di portare la prima squadra a fare gli allenamenti E’ importante poter consentire l’accesso della tifoseria alla squadra: lo abbiamo sentito da tanti giocatori, anche da Sabatini che ci raccontava delle battute che si facevano dalle tribune. Questo spesso è utile per i giocatori che devono saper percepire la forza della passione”
Hanno fatto notizia i fatti di Bergamo… “Sappiamo che gli eventi che riguardano i tifosi della Roma fanno sempre notizia. E’ un dato di fatto che va accettato e prenderne atto. Ci deve indurre a non fare errori, dobbiamo ripetere in maniera forte la condanna alla violenza. Chi si pone al di fuori delle regole deve pagare, chi rispetta le regole non deve pagare perché si vuole mandare un messaggio. Riteniamo che sia un importante messaggio per la responsabilità civile, dovere rispettare le regole e chi non le rispetta paga. Vale a livello individuale, chi non sbaglia deve essere messo in condizione e poter vivere serenamente una domenica di calcio. Senza restrizioni, senza barriere. Senza nessuno strumento che respinge la libertà