Nessun rammarico per l’addio di Spalletti, secondo in classifica con l’Inter. Mauro Baldissoni, più che rimpiangere il tecnico nerazzurro, è contrariato per i molti infortuni che stanno minando il cammino della Roma, ma è convinto che la squadra saprà rialzarsi già a partire dalla gara di Champions di domani contro il Chelsea. «In questo periodo della stagione – ha iniziato ieri mattina dopo aver parlato al Forum Sport & Business organizzato dal Sole 24 Ore – si gioca ogni tre giorni e non c’è neppure il tempo di pensare troppo a un risultato, che arriva subito un altro impegno. Il ko contro il Napoli fa parte del passato e adesso non vediamo l’ora di scendere in campo contro il Chelsea. La concentrazione deve rimanere altissima». Far punti nella doppia sfida contro i Blues sarebbe molto importante per la classifica alla luce del ko dell’Atletico Madrid con la formazione di Conte, ma secondo il dg giallorosso è presto per fare calcoli: «La corsa la facciamo su noi stessi, i punti li dobbiamo conquistare noi. Osservando la classifica è innegabile che ci sia un’opportunità data dalla sconfitta dell’Atletico e in quest’ottica sarà fondamentale il match di ritorno sul loro campo. Prima, però, abbiamo le due sfide con il Chelsea».
INFORTUNI E SPALLETTI – Baldissoni è poi tornato sul match con il Napoli di sabato: «Resta il dispiacere di aver perso una gara che potevamo non perdere. Sappiamo che partite come questa, contro avversarie del nostro livello, possono finire in qualsiasi modo: il Napoli è una squadra molto forte e rodata, mentre la Roma probabilmente deve ancora raggiungere il suo massimo potenziale anche perché abbiamo cambiato guida tecnica e ci sono nuovi calciatori da inserire. Affrontare il Napoli in questo momento non era facile, ma la gara poteva anche finire in un altro modo. Andiamo avanti fiduciosi e contenti di quello che abbiamo fatto finora». Eccoci al capitolo infortuni: «Dispiace che siano così tanti e un po’ preoccupano. Quando si cambia metodo di lavoro il rischio che ci sia un numero superiore di questi problemi c’è ed è purtroppo confermato dalle statistiche del passato. Se guardiamo le dinamiche di come i nostri infortuni sono maturati si nota che sono legati alla casualità o agli impegni con nazionali. Purtroppo nel calcio moderno, giocando così spesso e così ad alto livello, i guai fisici aumentano. Non è un problema solo della Roma». Finale su Spalletti: «Non rimpiangiamo lui o nessun altro. Faccio tanti auguri a Spalletti e a tutti quelli che hanno potuto giocare o allenare a Roma. Noi però contiamo di fare meglio di quanto abbiamo fatto in passato».