Diciamo così: che al Sassuolo se ne intendono. Diciamo anche che in questo caso ci vuole poco. E ora vi spieghiamo tutto. La trattativa per Domenico Berardi in giallorosso va avanti da un po’, fatta di telefonate, sms, incontri più o meno ravvicinati, schermaglie. Ci sono giovani giallorossi che sono finiti dentro i dialoghi tra i due club. Perché spesso tra Roma e Sassuolo le contropartite a parziale copertura dei valori economici, sono servite a risolvere le difficoltà e i momenti di empasse. E allora Antonucci, e allora Valeau, tanto per dirne due. Verde e Tumminello (che però pare diretto a passo spedito all’Atalanta), volendo salire di livello a passare al rango dei giovani che hanno già calcio professionistico alle spalle. Berardi piace tanto a Eusebio Di Francesco, ma gira che ti rigira, l’ultimo atto non è ancora arrivato: ci siamo vicini, sì, non suona ancora il gong. Un perché c’è e ora che ve lo sveliamo capirete anche le ragioni fondate della riflessione. Diciamo anche che la cosa non ha bloccato la trattativa. Ha solo dato al Sassuolo un elemento utile a non disperdere energie.
La questione è questa. Il primo nome della lista che il Sassuolo ha presentato alla Roma a Trigoria d’istinto lo hanno depennato subito: è Alessio Riccardi. Ora se in questo momento a Roma e non solo, c’è un giocatore di cui si parla come di un talento mozzafiato, uno di quelli che potrebbe mettersi in scia con la straordinaria storia di Francesco Totti questo è Alessio Riccardi: non vogliamo fare paragoni scomodi o pesanti come macigni, ma solo fotografare un percorso ideale riconoscendo al ragazzo un valore tecnico davvero importante. (…)
PER LEGGERE L’ARTICOLO COMPLETO CLICCARE QUI