Ridono Roma e Juve. La vecchia Signora, come sempre verrebbe da dire, perché storicamente quando mette il naso avanti poi sono guai. Sorpasso al Napoli, con una partita in meno: virtualmente potrebbe essere a +4 con la tecnica della goccia cinese. Non perde un colpo, mentre Sarri & Co. continuano a faticare e dopo il ko con la Roma, non vanno oltre uno sterile pareggio a San Siro contro la modesta Inter spallettiana. E sono proprio i nerazzurri gli altri delusi della giornata, assieme alla Lazio. I nerazzurri riescono a non perdere contro l’ex capolista, ma lasciano due punti pesanti in chiave Champions sulla Roma: altra vincitrice della giornata. Gli stessi che disperdono sul tappeto anche i laziali complice il pareggio di Cagliari sul quale c’è però più di un dubbio.
La Var è bella cosa, se funziona, ma se ti si ritorce contro fa male: e comunque l’arbitro Guida sbaglia a prescindere perché non può usare due pesi e due misure: se va a vedere i dubbi sul rigore concesso al Cagliari, deve fare lo stesso per l’episodio su Immobile. Almeno quello, poi sulla «quantità» dei due rigori si potrebbe discutere per mesi: e lo si farà. L’altra notizia è che il Milan non si ferma più, vince a tempo abbondantemente scaduto a Genova e rientra prepotentemente in corsa non solo per l’Europa «semplice» (nella quale è già dentro avendo proprio ieri scavalcatola Samp), ma anche per quella che conta: virtualmente a tre punti dalla zona «buona» per la Champions. Chiaro come il turno rimandato per il dramma di Astori, continui in qualche modo a nasconderla classifica reale costringendo a fare calcoli e a tener presente asterischi e contro asterischi. Ma è il calcio, impossibile non farci i conti: Var compresa.