La Roma ha buttato via una partita che era riuscita a rimettere sul binario giusto. La squadra di Spalletti è letteralmente crollata nel secondo tempo e ha permesso al Lione di mettere una seria ipoteca per la qualificazione ai quarti. Rimontare il 4-2 di ieri sera non sarà facile, come non sarà facile rimontare contro la Lazio in Coppa Italia. In una settimana la squadra giallorossa ha seriamente compromesso la stagione, ora tutti e tre gli obiettivi sono in bilico. Dopo essere passata in svantaggio a freddo la Roma ha avuto una reazione, il primo tempo si era chiuso con i giallorossi in vantaggio. Ma nella ripresa la squadra di Spalletti è crollata sotto i colpi del Lione, è rimasta sulle gambe, all’aspetto fisico si è aggiunto anche il preoccupante calo di tensione. Spalletti nei giorni scorsi aveva smentito ripetutamente che la squadra fosse stanca, ma il calo fisico degli ultimi giorni, nelle partite decisive, è sin troppo evidente. Il tecnico ha provato a ripartire dopo i quattro giorni più difficili della stagione, dopo le sconfitte contro Lazio e Napoli, tornando dove aveva cominciato: il 3-4-2-1 che aveva dato alla Roma solidità difensiva ed equilibrio. Nessuna sorpresa nella formazione, con Juan Jesus che ha sostituito lo squalificato Rüdiger e Salah preferito a Perotti.
RIAPERTA – La Roma ha fatto subito sul serio, al 5′ il tiro di Nainggolan dal limite è stato deviato da Lopes. Il Lione non si è lasciato intimorire. Ritmi alti, Tolisso a dar fastidio nel giocare tra le linee, per finire a girare intorno a Lacazette, sempre in agguato. Tre minuti dopo aver corso il primo serio pericolo i francesi sono passati in vantaggio. Su una punizione regalata da Fazio, De Rossi si è fatto anticipare da Rafael, tutta la difesa è stata colta di sorpresa e Diakhaby si è ritrovato solo per spingere il pallone in rete. La Roma ha vacillato qualche minuto, stordita dal gol improvviso. Pochi minuti dopo Juan Jesus ha salvato su Valbuena al momento del tiro. De Rossi si è occupato quasi a uomo di Tolisso e ha perso autonomia, Spalletti ha provato a cambiare qualcosa. La Roma ha sfondato spesso sulla destra, dove Bruno Peres ha avuto campo libero con Morel. Nainggolan è tornato in continuazione a dare assistenza a De Rossi e Strootman e la Roma ha ripreso possesso del centrocampo, con la maggiore qualità nel palleggio. Il pareggio è arrivato al 20′, Salah è fuggito in contropiede sul lancio di Fazio e Diakhaby, l’autore del primo gol, è scivolato e non è riuscito a prendere l’egiziano. La Roma sembrava riavere preso in pugno la partita. Nainggolan ha conquistato tanti palloni, Strootman ha faticato un po’, mentre il Lione a centrocampo ha perso qualche duello di troppo. Al 33′ è arrivato il raddoppio giallorosso con una grande azione della Roma, frutto di uno schema studiato in allenamento. Nainggolan ha fatto un gran recupero e ha dato il pallone a De Rossi che di prima ha crossato per Fazio. Il gol di testa dell’argentino sembrava una liberazione dopo le critiche delle ultime due partite.
IL CROLLO – La partita non era finita. Il Lione è tornato in campo dopo l’intervallo ancora più agguerrito. Al 2′ ha trovato il pareggio con Tolisso, al termine di un doppio scambio con Lacazette, con la difesa della Roma imbambolata. Subito dopo la squadra giallorossa avrebbe potuto sfruttare meglio un contropiede, ma il tiro di Strootman è stato parato da Lopes. Il Lione ha continuato ad attaccare, lasciando alla Roma l’arma del contropiede. Ma la difesa ha continuato a sbandare in modo preoccupante. Alisson è stato determinante in almeno tre parate, prima di capitolare intorno alla mezz’ora sul tiro di Fekir, entrato da tre minuti. Fazio ha grosse responsabilità. La Roma non è riuscita più a ripartire in contropiede, tutta i giocatori in debito di ossigeno. Spalletti ha richiamato spesso Dzeko, che non ha aiutato la squadra a risalire. Lacazette, l’attaccante più temuto alla vigilia, ha chiuso la partita con il quarto gol nel recupero (con l’ombra forte dell’off side di Cornet). La Roma è sparita.