L’Europa che conta si conquista in trasferta. Due gare esterne (Cagliari e Sassuolo) e una all’Olimpico (Juventus) separano i giallorossi dalla prossima Champions. Un paradosso per i semifinalisti della massima competizione per club, quello di non aver già staccato il biglietto per il prossimo anno, al quale Di Francesco vuol porre rimedio già nel posticipo serale in Sardegna. La Roma è reduce da tre successi consecutivi in campionato (Genoa, Spal e Chievo) e proprio in trasferta ha costruito la base dei 70 punti in classifica (mentre nelle ultime due di Champions ha incassato nove gol e due insuccessi). Attualmente Dzeko e compagni hanno infatti ottenuto due punti in più nelle gare esterne rispetto a quelle interne (36 a 34) nonostante all’Olimpico abbiano giocato una volta in più (18 a 17). A dimostrazione di come il ruolino di marcia fuori casa (solo una sconfitta, a Torino contro la Juventus, nelle ultime 24 gare esterne disputate) possa rappresentare il passe-partout ideale per l’ultimo sforzo in campionato. C’è un numero che torna nei viaggi nella penisola della Roma ed è il 59. Cinquantanove infatti è sia la percentuale delle vittorie nei match giocati lontani dall’Olimpico (10 su 17) che quella delle gare nelle quali Alisson è rimasto imbattuto (10 volte: Atalanta, Benevento, Milan, Torino, Chievo, Verona, Udinese, Crotone, Lazio). Portiere brasiliano che in giro per l’Italia vanta una media di 0.53 gol subiti a partita (in casa è il doppio 1.06). Curiosamente un trend diametralmente opposto (anche) a quello avuto in Champions dove sia la Roma (5 vittorie e un pareggio) che l’ex Internacional (5 cleen sheet consecutivi prima delle due reti incassate mercoledì da Mané e Wijnaldum) hanno invece dato il meglio negli impegni casalinghi, palesando serie difficoltà all’estero. Basti pensare che sono stati 17 i gol incassati nell’arco di 540 minuti disputati in trasferta, uno ogni 32 minuti di media che hanno portato a 28 le gare consecutive fuori casa in Champions con almeno una rete al passivo.
UN GIRONE FA – Anche nel 2016, dopo l’eliminazione dai preliminari di Champions per opera del Porto, la Roma giocò la partita seguente a Cagliari. Finì 2-2 con Spalletti in ginocchio a sbattere i pugni sul terreno di gioco, dopo che la squadra, in vantaggio per 2-0 con gol di Perotti e Strootman, si fece recuperare nel finale, fallendo con Dzeko in pieno recupero l’occasione per il 3-2. Proprio il bosniaco vanta un record curioso: è il giocatore che in campionato ha colpito più pali in assoluto (6). E domani affronta, il centravanti che con lui, ha segnato più gol di testa in questo campionato: 6 Pavoletti, 5 Edin.