No allo stadio della Roma a Tor di Valle. I consiglieri del gruppo misto Cristina Grancio e Stefano Fassina hanno firmato una delibera con la quale si chiede alla sindaca di Roma Virginia Raggi di annullare, in autotutela, le dichiarazioni di pubblica utilità per lo stadio di Tor di Valle approvate dall’Assemblea capitolina. A questa si aggiunge un dossier con le osservazioni presentate da associazioni e comitati di cittadini e dei pendolari alla conferenza dei servizi. Le criticità principali descritte dai presenti si basano sull’impatto che la struttura avrebbe sulla mobilità della zona, «sulla ricchezza che arriva ai privati in danno patrimoniale per il Comune di Roma».
Secondo Fassina lo studio del Politecnico «è stato utilizzato in maniera propagandistica dalla sindaca. L’opera avrebbe un impatto sul quadrante profondamente negativo». Lapidaria anche la consigliera Grancio: «Lo stadio di Tor di Valle è da tombare e per questo faccio un appello affinché le opposizioni firmino la delibera: noi siamo pronti a impugnare la delibera per la sicurezza dei cittadini». Infine il presidente della Camera di Commercio di Roma Valter Giammaria ha mostrato preoccupazione perché «nel nostro territorio il commercio di vicinato sta sparendo a favore dei centri commerciali».