L’ex allenatore della Roma, Fabio Capello, che ieri ha festeggiato il suo 72° compleanno, ha rilasciato un’intervista al quotidiano sportivo oggi in edicola dove, tra i tanti argomenti trattati, ha raccontato anche la sua esperienza sulla panchina giallorossa e quello scudetto vinto nel 2001.
Due giorni fa, il 17… «Due giorni fa era l’anniversario dello scudetto della Roma, e così ti ho già risposto, lo ricordavo bene, non me l’hanno ricordato. Data speciale, per me e per i tifosi della Roma. Quello scudetto nacque da una sconfitta».
Il tuo legame con la Roma sembrava indissolubile, in quegli anni, quasi esclusivo, eppure tempo dopo passasti alla Juventus e ancora oggi qualcuno ti considera un traditore. Quel «mai alla Juve!» sconfessato nel 2004. «Lo dissi, lo dissi, ma uno o due anni prima. In seguito le cose cambiarono. Cinque anni ho resistito a Roma: l’ultima stagione fu davvero complicata, mi resi conto che non avevo più nulla da dare e da dire, tornavo a casa scontento e quando ti porti addosso il peso del lavoro e lo vivi con poca gioia devi avere la forza di staccare».