Che la Roma sia cresciuta lo dicono i fatti: due centimetri in una settimana. Certo non è quello a cui pensa Di Francesco quando dice che, vinto il girone di Champions, serva dimostrare in campionato di esser “diventati grandi”. Ma nell’aperitivo delle 12.30 al Bentegodi col Chievo, il tecnico presenterà una squadra quasi 2 centimetri più alta di quella che venerdì della settimana scorsa aveva affondato la Spal.
È l’effetto Schick: dopo la mezz’ora giocata negli ultimi due incontri, il ceco è partirà dall’inizio. Non al posto di Dzeko ma accanto a lui: un attacco diverso, che non snaturerà il modulo ma darà alternative al gioco. Soltanto tre squadre – Spal, Crotone e Benevento – hanno segnato meno gol di testa dei giallorossi. Senza evocare la questione di centimetri che ricorda le sfide Anni Ottanta con la Juve, al tecnico romanista non dispiace poter sfruttare i 186 cm della punta prelevata dalla Samp per 42 milioni. Soprattutto contro il Chievo che, nel gioco aereo, è la squadra più forte del campionato dopo il Cagliari. Incassato il “sì” per lo stadio, Pallotta fa passi avanti pure per lo sponsor. I vertici di Turkish Airlines sono stati a Roma per incontri con rappresentanti bancari: pare ne abbiano approfittato per parlare di nuovo con la Roma.