Esattamente un anno fa sono ricomparsi in piazza. E hanno dato vita – con gli hooligan del West Ham – agli scontri più violenti del 2016 in Inghilterra. Oggi circa 200 ultrà del Chelsea, in parte vicini agli storici «Headhunters», protagonisti di almeno 30 episodi di violenza a margine di partite dei «Blues» allo Stamford Bridge e all’estero, sbarcheranno a Roma, mischiati con duemila tifosi londinesi. Una presenza un po’ scomoda per chi si occupa di ordine pubblico, anche per il fatto che il lato caldo, anzi rovente, del tifo del Chelsea è gemellato con la Lazio. Ecco perché ieri mattina in Questura c’erano anche i rappresentanti della «Metropolitan Police» e dell’ambasciata britannica per mettere a punto con la polizia il piano di sicurezza per la partita di Champions League di stasera all’Olimpico contro la Roma (ore 20.45). Si calcola che i personaggi da tenere sotto controllo siano una quarantina, più altri 150 che in caso di problemi non si tirerebbero di certo indietro. Coinvolgerne altri (39 daspati non sarebbero nemmeno partiti) in eventuali scontri con gli ultrà romanisti è sempre una possibilità che non viene sottovalutata, specialmente fuori dai pub del centro e durante l’afflusso all’Olimpico.
Ecco perché oltre ai circa 1.500 uomini delle forze dell’ordine ci saranno anche i vigili urbani a controllare i locali pubblici specialmente del centro storico, affinché diano subito l’allarme in caso di intemperanze e tafferugli. Altro momento delicato sarà la distribuzione dei biglietti per i tifosi ospiti esclusivamente all’hotel Palatino in via Cavour 213 da parte della società inglese. Controlli serrati saranno effettuati agli aeroporti per l’arrivo, quasi tutti stamattina, dei charter dall’Inghilterra, e alla stazione Termini dove sbarcheranno gli ultrà provenienti da Fiumicino. Ma il piano prevede anche un dispositivo per affrontare situazioni legate all’abuso di alcolici che, nonostante la prevenzione, ci sarà ugualmente, come in ogni trasferta di squadre britanniche. Un ulteriore pericolo, come quello di possibili agguati della frangia estrema del tifo romanista. Gli accertamenti delle forze dell’ordine si stanno concentrando sulla Rete per monitorare le chat di ultrà e i social network dove già in passato sono state intercettate le intenzioni di personaggi violenti di affrontare i rivali in strada e nei locali pubblici.