La partita non è ancora definitivamente chiusa, anche se ieri è stata una giornata probabilmente decisiva. Da gol al 90’, quasi. Realizzato in tandem dai proponenti e dal Governo. La strada è ancora un po’ da percorrere, ma salvo sorprese lo stadio della Roma a Tor di Valle si farà, e decisiva è stata la decisione dei ministri Delrio e Lotti di provvedere alla costruzione del fondamentale ponte di Traiano.
LA GIORNATA – La decisione è trapelata in serata, parecchie ore dopo l’inizio della Conferenza dei Servizi, al termine della quale sono arrivati i 4 pareri unici da parte di Comune, Regione, Stato e Città Metropolitana, tutti favorevoli alla realizzazione dell’impianto, ma con tante prescrizioni, alcune anche in contraddizione tra i vari enti. Quello che per alcuni può rappresentare un problema, insomma, per altri non lo è. E viceversa. Da ieri sera e fino a lunedì, giorno in cui ci sarà una nuova seduta, i tecnici lavoreranno per cercare di armonizzare le prescrizioni – solo quella del Comune conta 300 pagine – e per poi mettere ai voti il via libera definitivo, anche se la soluzione della vicenda che riguarda il ponte di Traiano, che sarà realizzato dal Governo, faciliterà parecchio le cose.
VIABILITÀ – Il nodo principale, e argomento su cui hanno puntato tutti quelli contrari al progetto – che sono ancora tanti – era infatti quello della viabilità, che ora sembrerebbe in via di risoluzione. Del gruppo degli ottimisti fa parte Michele Civita, assessore alla Mobilità della Regione: «Il clima è molto costruttivo. Tutti i pareri unici sono positivi. La conferenza sta affrontando le osservazioni dei vari enti per armonizzarle. Queste riunioni servono per affrontare alcuni temi sulla parte più delicata che riguarda un quadrante della città in cui vivono migliaia di cittadini e che poi riguarderà anche migliaia di tifosi, toccando soprattutto la viabilità privata e il trasporto pubblico. Si sta facendo un lavoro utile». Aggiunge poi Luca Montuori, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale: «Siamo contenti dei segnali positivi che arrivano, ma soprattutto dell’importante lavoro fatto in Campidoglio sul nuovo progetto». Profumano di ottimismo, alla fine, anche le parole di Paolo Ferrara, presidente della Commissione Attuazione di Roma Capitale e membro della Commissione Lavori Pubblici e Mobilità. «Si farà lo stadio, ma prima si faranno le opere pubbliche. Saremo garanti dei cittadini, affinché non succeda quello che è successo a Roma nelle ultime decadi». Solo al fischio finale di questa lunga partita, però, se ne avrà certezza. Anche se gli scogli più grandi, al momento, sembrano ormai dietro alle spalle.