Fallisce clamorosamente la possibilità di avanzare in classifica, la Roma, facendo un balzo indietro e sprofondando contro la Lazio. La sconfitta per 3-0 è umiliante, senza attenuanti, e rispalanca le porte a una crisi che sembrava ormai lontana.
Tre gol presi e la panchina di Di Francesco che resta traballante e sempre meno salda, mano mano che la stagione si avvicina alla sua parte finale. Senza la qualificazione alla Champions, il tecnico dovrà fare le valigie, nonostante altri due anni di contratto firmato in estate. Testa al Porto, adesso. Vietato sbagliare nel ritorno degli ottavi di finale, per cercare di non annullare la vittoria per 2-1 conquistata all’andata. Di Francesco riavrà a disposizione Manolas, ieri sera costretto a un forfait in extremis per un violento virus intestinale. Dove non era arrivato il problema alla caviglia – il difensore era recuperato – si è abbattuta l’influenza, mettendolo ko. Ma per mercoledì non ci saranno problemi, c’è il tempo per riprendersi e tornare in forze per la delicata trasferta.
Dovrà stringere i denti, De Rossi, anche se contro la Lazio ha messo in campo tante energie, più del dovuto, e continua a convivere con il fastidio al ginocchio. Ma la sua presenza in Portogallo rischia di essere vitale per un gruppo fragile e troppo spesso vittima di se stesso. Sarà confermato anche Dzeko, sul cui futuro è Monchi a tornare prima del derby. «Spero resti a lungo, non ci sono motivi per non continuare con lui: è un giocatore importante ed è felice qui». Da verificare le condizioni di Zaniolo, uscito dal campo ieri sera per una botta al costato. Non dovrebbe essere nulla di preoccupante, ma oggi si saprà meglio. È stato lui l’eroe dell’andata contro il Porto, con una doppietta che l’ha fatto entrare nella storia della Roma e della Champions, facendo girare verso di sé tutta l’Europa calcistica.
Da registrare qualche minuto di tafferugli nella parte bassa della Sud, prima dell’inizio della gara, tra tifosi della Roma. Non c’è stato l’intervento né delle forze dell’ordine né degli steward presenti nel settore, che hanno lasciato che la situazione si calmasse da sola (agenti della Digos hanno seguito l’evolversi della situazione a bordo campo, vicinissimi alla vetrata). Gli scontri hanno fatto saltare la scenografia che era stata preparata per l’occasione e il telone non è stato esposto in Sud.