Rivalutare il puntarello. Ecco l’insegnamento, o il consiglio, fate voi, che da Verona arriva fino a Roma, località Trigoria. Rivalutare il pareggio, in parole povere. Un po’ troppo bistrattato, ne converrete, nell’epoca dei tre punti a vittoria. Se si cominciasse (tornasse?) a pensare che il pari non è (più) una mezza sconfitta, ma un piccolo passo in avanti forse non staremmo qui, con la Roma a -1 dalla capolista, ad affidarci ai ricordi, lasciandoci andare mestamente ad un filo (sì, proprio un filo…) di rimpianto. Del resto, basta rivisitare tante (troppe…) partite di campionato della squadra di Luciano Spalletti per capire quanto quel puntarello quella volta oggi avrebbe fatto comodo. Non è il caso di fare l’elenco dei puntarelli perduti, lasciati per strada o regalati agli avversari: qualsiasi tifoso della Roma conosce a memoria tutto del campionato, cose belle e anche quelle brutte. Vincerle tutte è una faccenda complicata assai, anche se il regolamento non lo vieta: certe volte, però, basterebbe capire che, se non è giornata, meglio accontentarsi che rischiare di perdere. Un punto e tiri a campare. In attesa di tempi migliori.
LA FORZA DELLA MENTALITÀ – Facile a dirsi, certo, un po’ meno a tramutarlo in realtà sul campo. Una questione di tattica, sicuro; ma anche qualcosa che chiama in causa la mentalità, la maturità della squadra. E, sotto questo aspetto, la Roma deve ancora crescere parecchio. Perché – anche se tanti Grandi Numeri le sorridono – alla squadra di Lucio talvolta manca la capacità di saper interpretare e gestire le situazioni di gioco.
IL PARADOSSO – Il che significa: avere il controllo della partita, sapere cosa fare e, soprattutto, cosa non fare. Essere padroni del campo, insomma. Per ricavare sempre il massimo da ogni gara. E, in alcune, il massimo può essere anche un puntarello. A tre passi dal record di punti, può sembrare paradossale star qui a rimpiangere questo o quei pareggi mancati: la storia del campionato della Roma, però, concede anche una riflessione così paradossale. Ma la Roma, si sa, è una squadra storicamente un po’ paradossale che, per dirla alla Spalletti, “ogni tanto sbanda”. Riuscire a non finire troppo spesso fuori strada: ecco l’obiettivo per il futuro. Aiutati, perché no?, da qualche pareggio scaccia rimpianti in più.