A Schick serviva proprio un mental coach. Con due tacchi e un piatto il ceco – che a fine dicembre si è affidato al guru Jan Mühlfeit – ha portato la Roma ai quarti di Coppa Italia e superato il facile scoglio della Virtus Entella. «Non snobbatela, noi ci teniamo», era stato d’altronde il messaggio in uno striscione della curva Sud pochi minuti prima della gara. Un segnale chiaro alla squadra per una competizione spesso trascurata nelle ultime stagioni e che invece rappresenta la strada più veloce a un trofeo che manca da 10 anni. La squadra di Di Francesco – nonostante il rischioso turn over – stavolta non ha regalato brutte sorprese ai suoi tifosi rispettando il pronostico e prendendosi i quarti contro la Fiorentina a Firenze il 30 o 31 gennaio. Sono bastati 21 secondi a Schick per far valere il lavoro del nuovo mental coach: tacco rapido e doloroso per la povera Entella. Il club di Chiavari ha preso coraggio e sfiorato il vantaggio con Eramo. Poi tanti, troppi leziosismi che finiscono per essere fischiati dai 20 mila dell’Olimpico.
Al 47′, però, proprio da un altra delizia di tacco nasce il raddoppio: cross teso di Karsdorp, tacco di Shick e tap in di Marcano. A inizio ripresa la doppietta di Patrik e il sigillo di Pastore hanno chiuso giochi e speranze. C’è stato pure spazio per applaudire l’esordio del baby talento Riccardi (primo classe 2000 a giocare in 1^ squadra). «Contento per la doppietta. La coppa Italia è il nostro secondo obiettivo», le parole di Schick. Più loquace Di Francesco che trova il modo di bacchettarlo: «Buona gara, ma si accontenta sempre. Poteva fare dei gol in più, deve coltivare questa cattiveria in allenamento». Sugli altri singoli: «Karsdorp deve migliorare la fase difensiva ma è in crescita. Kolarov bisognerebbe clonarlo mentre Pastore ce lo teniamo stretto. Riccardi? Non faccio giocare i ragazzi per farli felici, ha qualità». Uniche note stonate gli infortuni a Jesus e Perotti. Il brasiliano è uscito dopo 9′ in lacrime per un trauma da iperestensione, il timore è che possa trattarsi dei legamenti del ginocchio destro. L’argentino ha subito uno stop muscolare al polpaccio durante il riscaldamento con rischio lesione.