Guardare la Champions League, durante il fine settimana? E’ l’ipotesi di un futuro non troppo lontano, uno dei temi sul tavolo nell’incontro «confidenziale» avvenuto ieri a Nyon tra UEFA e la ECA. Esclusa la possibilità di una Superlega stile NBA, smentita solo pochi mesi fa sia dal presidente Uefa Aleksander (FOTO) Ceferin che dal rappresentante dei club Andrea Agnelli, rimane comunque d’attualità il progetto di profondo rinnovamento delle coppe. Un cambiamento che non riguarda solo la finale, spostata al weekend già a partire dall’edizione 2009/2010: la proposta formulata dall’associazione delle squadre europee prevede di disputare alcuni dei match di cartello della «coppa dalle grandi orecchie» di sabato e di domenica invece che in mezzo alla settimana, in particolare a partire dai quarti di finale della competizione.
Ipotesi per la verità non troppo gradita al massimo organo continentale perche lo spostamento comporterebbe una rivoluzione dei calendari dei singoli campionati nazionali, come pure alla FIFA e singole leghe che riunite nell’EPFL hanno fatto sentire la propria voce attraverso Javier Tebas: “Stanno facendo cambiamenti in Champions – ha dichiarato il presidente della Liga spagnola – che potrebbero avere conseguenze disastrose per i campionati nazionali”. Nelle intenzioni della ECA ci sarebbe anche l’ipotesi di introdurre un sistema di promozioni e retrocessioni in stile Nations League, con una Champions ristretta a sole 18 squadre, scelte in base a un ranking basato in parte sui risultati recenti e in parte sulla storia di ogni club. Insomma, una sorta di Superlega mascherata e ben imbellettata da una serie di restrizioni il cui intento è di massimizzare i profitti attraverso un oligopolio fatto di big match. Tanto che, se i promotori più ottimisti sperano in un cambiamento già dalla stagione 2021/2022, le proposte non avrebbero riscontrato l’entusiasmo dell’UEFA, che potrebbe posticipare al 2024 possibili modifiche alla formula.
L’unica novità certa è quella nella UEL2, terza competizione continentale che dal 2021 metterà di fronte 32 squadre con un format simile a quello di Champions ed Europa League, da disputarsi al giovedì pomeriggio. Un ritorno al passato come pure la posta in palio, l’accesso alla successiva Europa League che richiama la defunta Coppa Intertoto.