“Volevamo lasciare a tutti i costi la Dinamo Zagabria che si era comportata nel peggiore dei modi con mio figlio. Abbiamo protestato con il club croato, mio figlio ha scioperato nelle ultime due partite dello scorso anno e abbiamo chiesto il trasferimento. Avremmo accettato tutto tranne l’Italia e la Francia, ma purtroppo non abbiamo avuto scelta e siamo stati costretti ad accettare la Roma per andarcene il prima possibile”.
“Ante mi ha chiamato e mi ha detto che la Roma non lo lascerà partire. Ci sono offerte reali per lui, ma che non saranno prese in considerazione. Di recente ho contattato Di Francesco per chiedergli informazioni sulla crescita di Ante, mi ha risposto che al momento ci sono tre giocatori italiani che sono sopra di lui nelle gerarchie”.
“La stagione però è lunga, il club gioca tre competizioni e che quindi ci saranno possibilità di vederlo in campo. Mio figlio non vuole parlare, non vuole rispondere alle critiche. Molti gli chiedono perché non riesce a trovare spazio nella Roma, ma cosa dovrebbe rispondere? Dopo la disastrosa esperienza con la Doyen Sport, ho preso in carico la procura di Ante, ma non riesco a gestirlo nel migliore dei modi. Volerò presto in Olanda per affidare mio figlio a un’altra agenzia”-
Queste sono le parole del padre-manager di Ante Coric rilasciate in un’intervista che “cavalca” il trasferimento di suo figlio alla Roma. Una storia dove tutta la famiglia è stata coinvolta…
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