Lo sfogo, poi la (doppia) smentita. Al centro del piccolo caso scoppiato ieri c’è Coric e tutto e nato dalle presunte dichiarazioni del papà-agente Miljenko alla stampa croata: «Volevamo lasciare a tutti i costi la Dinamo Zagabria, avremmo accettato tutto tranne l’Italia e la Francia, ma non abbiamo avuto scelta e siamo stati costretti a dire si alla Roma. Ora Ante mi ha detto che da Trigoria non lo lasciano partire, ci sono offerte reali per lui, ma non saranno prese in considerazione. Dopo la disastrosa esperienza con la Doyers Sport, ho preso in carico la procura di Ante, ma non riesco a gestirlo nel migliore dei modi.
Volerò presto in Olanda – conclude il padre a index.hr – per affidarlo ad un’altra agenzia». Tra retroscena e scenari futuri viene fuori un quadro esasperante, ma che lo stesso Miljenko ha smentito a LaRoma24: «Quelle dichiarazioni non hanno nulla a che fare con quanto ho detto, E soprattutto ci tengo a precisare che Ante non ha mai detto che la Roma non vuole liberarlo: lui vuole far vedere il suo valore e attende di dimostrarlo sul campo». Gli fa eco il figlio sui social network: «Le dichiarazioni attribuite a mio padre non sono mai state rilasciate né da lui né da me.
Sono stato onorato sin da subito dell’opportunità di vestire la maglia giallorossa e il mio desiderio è restare qui». Un passaggio in prestito potrebbe farlo, di fronte alla proposta giusta (su di lui ci sono Parma, Cagliari, Sassuolo e Bologna) potrebbe partire e la Roma sarebbe ben felice di fargli fare le ossa in una squadra italiana per ritrovarlo a giugno più maturo.