Dall’uomo della figurina introvabile, Pizzaballa, all’attaccante che la Roma avrebbe voluto portare a Trigoria almeno un paio di volte, cioè il Papu Gomez. Dal portiere che Sensi scelse l’anno dopo lo scudetto, Pelizzoli, pagandolo 27 miliardi nel 2001, all’acquisto di Cristante, costato 30 milioni, centrocampista più caro dell’era americana: tra Roma e Atalanta la storia degli intrecci di mercato è una storia di amori nati all’improvviso e terminati in poco tempo.
(…) Come nel caso di Mancini (…) Difficile che l’Atalanta sia dello stesso parere, perché il difensore è un pilastro della squadra di Gasperini. Con lui gioca Toloi, che a Trigoria si vide per appena una manciata di partite nel primo anno di Garcia, per poi tornare in patria perché i soldi per riscattarlo, circa 5 milioni, non c’erano.
(…) Si è innamorato della squadra e della società, giocando 121 partite. È arrivato a 170, invece, il Papu Gomez, che alla Roma è stato vicino nel 2011 e poi qualche anno più tardi (…).
Discorso simile, solo nell’esito finale, quello di Kessie: oggi gioca nel Milan, due anni fa dall’Atalanta sembrava destinato alla Roma. Accordo totale tra le due società, lui e gli agenti hanno cambiato idea all’ultimo, Monchi se ne è fatto una ragione e la scorsa stagione, sempre di questi tempi, ha gettato le basi per Cristante. (…)