«Daniele ci piace vederlo ancora in campo». L’assist di Totti è no look. Cioè prima del match e di sapere che De Rossi avrebbe firmato il successo della Roma contro la Sampdoria. Francesco, da dirigente, allunga la carriera all’amico. Lo vede sempre giocatore, non c’è fretta di promuoverlo allenatore. Il capitano di oggi dà subito ragione a quello di ieri. E, ritrovando dopo 13 mesi il gol in serie A (l’ultimo contro il Torino il 9 marzo del 2018), rilancia i giallorossi nella corsa per il 4° posto. Segnò lui, la notte dell’eliminazione all’Estadio Dragao contro il Porto, il rigore del momentaneo pari.
Quella prima di far centro a Marassi, era stata l’unica rete stagionale. Proprio al momento di dare l’addio alla Champions. Che adesso vuole ritrovare con i compagni. «Abbiamo vissuto questa sfida come una battaglia. Loro, giocano bene. L’intensità doveva essere più alta di quella messa in campo con il Napoli, dovevamo fare di più. Abbiamo lottato e dato tutto quello che avevamo» spiega il protagonista. Che crede nella ricorsa: «Con questi 3 punti tornano l’entusiasmo e la consapevolezza che possiamo fare anche noi partite da squadra vera.
Con gli attributi. Il Milan ha perso, c’è Inter-Atalanta e non possono vincere entrambe. Il nostro successo vale il doppio». L’esultanza senza aspettare la verifica del Var: «Pensi di fare la figura dello scemo se poi lo annullano. Però ben vengano questi strumenti che aiutano a sapere se il gol è buono o no, evitando furti e polemiche. Abbiamo esultato poco perché ci siamo un po’ trattenuti per la paura che potesse esserci fuorigioco».
RIVINCITA PERSONALE – Dal rosso contro il Genoa, nel torneo scorso, alla rete da 3 punti contro la Sampdoria. De Rossi adesso sorride: «Questo successo fa bene alla classifica, al morale della squadra, della gente. Nel campionato passato ero venuto qui in conferenza spiegando l’espulsione che ci era costata due punti, quest’anno vengo a raccontare un gol che ne è valso due. Ok l’approccio della squadra, si può giocare meglio e ci arriveremo. Dobbiamo portare a casa più punti possibili. Purtroppo c’è mancata la continuità: partite del genere le avevamo già fatte».
NUOVO CORSO – «Non faccio l’allenatore in campo, ma il portavoce: riporto le indicazioni dell’allenatore». Daniele sminuisce il suo ruolo. Ci pensa Ranieri a esaltarlo: «E’ il nostro condottiero, l’anima della squadra. Ho bisogno di leader come lui». E’ la notte più bella per l’allenatore che, al 5° match, vede finalmente la Roma non subire reti dopo averne prese 9 in 4 partite. Il gol di De Rossi viene da corner: il 21° di questo torneo su calcio piazzato, nessuna squadra in A ha fatto meglio dei giallorossi. «Sono felice per lo spirito del gruppo. Ho visto i giocatori aiutarsi uno con l’altro. Ho chiesto la compattezza e qui l’abbiamo trovata, anche se abbiamo rischiato di prendere gol al novantacinquesimo su rinvio del nostro portiere» ha ammesso. I giallorossi subirono così il pari alla Sardegna Arena contro il Cagliari. A Marassi si è invece riaperta per la zona Champions: «Non guardo la classifica, anche se i ragazzi ci pensano. Facciamo un passo alla volta, poi tireremo le somme alla fine».
FONTE: Il Messaggero – U. Trani