Il giornalista della Repubblica, Carlo Bonini, è intervenuto per rispondere a quello che lo stesso ha pubblicato sul caso De Rossi. Queste le sue parole:
Ti rendi conto di cosa hai combinato? “Sono nato a Roma e sono romanista. So bene quale sarebbe stato l’effetto di questa storia. Il primo laboratorio emotivo sono stato io. L’attenzione avuta stavolta è stata tripla, ho scritto di qualcosa che amo. Ci ho messo detto tantissima cura, credo di essere riuscito a restare in una situazione di pura oggettività. Non faccio processi alle intenzioni e non lo faccio neanche in questo caso”.
Cosa ti aspetti dai tuoi lettori stamattina? I giornalisti sono gli occhi dei lettori. Il problema dei lettori me lo pongo. Ognuno è libero di pensare ciò che crede. Vorrei che su una cosa fossimo d’accordo. Non faccio il mio lavoro per ricevere consensi. Vorrei che fossimo d’accordo sul fatto che quello che sta sul giornale è accaduto. A partire da ciò ognuno faccia le sue considerazioni. Mi sono occupato anche di questioni più delicate, con tutto il rispetto per la Roma. Conosco le reazioni. La verità è sempre rivoluzionaria. Spero che questa verità porti la tifoseria a ragionare su ciò che è successo.
Alla luce di tutto questo, la Roma è consapevole di questa vicenda. Come mai la società propone a De Rossi un ruolo dirigenziale? “Quello che ho capito è che le società di calcio, come succede non solo a Roma ma basti pensare all’Inter, cercano finché possibile di tenere tutti i pezzi assieme anche se questi sono diventati cocci. Ho avuto la sensazione che la società abbia cercato di ricomporre un quadro che si era fortemente incrinato. Non ho le registrazioni dei colloqui che Ed Lippie scrive di aver avuto con tizio o caio, questo sia chiaro, però di solito le vicende di spogliatoio si dice che debbano rimanere lì ma poi finiscono per corrodere tante cose. Dopo questa vicenda mi sono sembrati più chiari alcuni passaggi avvenuti durante la stagione, come l’allontanamento da Trigoria di Di Francesco insieme a Stefanini. Mi colpì molto l’episodio della rissa nello spogliatoio tra Dzeko ed El Shaarawy a Ferrara, mi colpiva che Dzeko fosse già d’accordo con l’Inter, il nervosismo di Kolarov…tutte cose che riviste a valle ora mi danno un’altra impressione”
Ci sarà la replica di qualche protagonista? “Francamente non lo so perché non sono nella testa della società. Per quello che ti posso dire sono tranquillo perché rispetto ai fatti che ho raccontato sono in grado di rispondere a qualunque replica sui fatti. Se qualcuno mi chiede “perché l’hai scritto oggi?” non è un fatto ma un’opinione”
Perché scrivete da Siviglia? “Abbiamo viaggiato parecchio per mettere insieme tutti questi pezzi e alla fine abbiamo deciso di mettere quella città ma non c’è un motivo particolare. Le città in cui siamo stati sono state più d’una”
Alcuni ascoltatori ci chiedono dell’email, se è vero che ce l’avete… “Non ci saremmo mai avventurati in una storia del genere senza avere più che contezza del documento chiave”
Le dichiarazioni di De Rossi sul “vi faccio arrivare decimi” “Non è presente nell’email, come si evince anche dall’articolo. Ci viene riferita da più di una persona a cui De Rossi fece questo sfogo, sono fonti diverse e ognuna sganciata dall’altra. Certificano il fatto che in quel momento Daniele De Rossi era molto arrabbiato dell’acquisto di Nzonzi e non fece mistero della sua insoddisfazione”
Qual è l’informazione o il passaggio che ti ha colpito di più? “La cosa che francamente mi ha sorpreso è la lacerazione anche simbolica che a un certo punto avviene dentro lo spogliatoio: tra De Rossi e Totti. E’ una cosa che mi ha sorpreso da una parte, è come se due anime diverse di Roma, della tifoseria. L’altra è come in tutta questa vicenda la sensazione che i calciatori della Roma abbiano a un certo punto messo da parte quello che dovrebbe essere il bene supremo, il bene della squadra. La Roma, intendo il club e i tifosi, sono stati un po’ sfruttati. Come se ognuno avesse deciso di pensare innanzitutto a se stesso e credo che questa città non lo meriti”.
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— Teleradiostereo 92.7 (@Teleradiostereo) May 30, 2019
FONTE: Tele Radio Stereo