Come un cavaliere medievale. Tra l’intervista rilasciata alla Uefa e quella in conferenza, Daniele De Rossi racconta lo spirito con cui la Roma si avvicina alla sfida con lo Shakhtar Donetsk. Uno spirito che potrebbe aprire anche le porte del sogno. «Ogni volta che indosso la maglia giallorossa è come se mettessi un’armatura: non sempre funziona, non sempre è vincente, ma è quello che sento io. A questo punto, poi, prefissarsi obiettivi sarebbe assurdo, abbiamo un turno da giocare: l’obiettivo è arrivare ai quarti, poi se dovessimo passare vedremo il sorteggio e quanta differenza ci sarà tra noi e la squadra che affronteremo. Penso che lo Shakhtar sia una squadra fortissima, sottovalutata dal punto di vista mediatico. Ha eliminato il Napoli, che ci dà 16 punti in campionato, però credo che ce la possiamo giocare. Ci sono due o tre squadre in questa Champions con le quali, probabilmente, partiremmo quasi battuti, però lo Shakhtar non è una di queste».
FUORI DAL TUNNEL – Dopo il rodaggio di Udine, il capitano si sente pronto. «La condizione è buona, sabato è andata anche meglio di quanto pensassi e sperassi. Sono molto tranquillo. Abbiamo avuto un momento di difficoltà, ma la squadra ha dimostrato di essere molto unita. Siamo usciti da questo momento di risultati negativi. Certo, non penso che noi siamo in condizioni migliori rispetto allo Shakhtar. Hanno passato due mesi a preparare solo questa partita, e questo può essere anche un vantaggio, però sicuramente non fare partite ufficiali per tanto tempo può essere anche un handicap. Tra l’altro, abbiamo già giocato un ottavo di finale con lo Shakhtar, anche all’epoca uscivano dalla sosta per il freddo e sappiamo com’è andata a finire…».
FREDDO SÌ MA… – A proposito di meteo, la temperatura (atteso il meno durante il match) è una variabile. «Un pochino conta perché è qualcosa di nuovo per noi, però varrà fino a un certo punto. Forse dobbiamo stare attenti e pronti mentalmente perché i primi 4-5-10 minuti potrebbero essere un pochino alterati da questo shock termico, ma poi basta. Se il freddo fosse così importante, lo Shakhtar e il Cska Mosca vincerebbero la Champions ogni anno. Non è così. Chi passerà, lo farà per le proprie qualità e non peri vantaggi dovuti al clima».
AMBIZIONI – La sensazione è che De Rossi sia ottimista. «Eliminando l’Atletico e superando il Chelsea, abbiamo fatto uno scatto in avanti. Adesso ne serve un altro. Passare il turno sicuramente porterebbe a vedere in maniera differente questa stagione. Significherebbe entrare tra le prime 8 d’Europa a tutti gli effetti. Perciò vogliamo toglierci soddisfazioni. Ancora è tutto da giocare, non vedo perché dobbiamo già pensare a una stagione sbiadita, anche se poi in campionato ci siamo allontanati dal sogno di inizio anno. La Roma sta crescendo ed è evidente. Vorrei dire di più ma per scaramanzia non lo dico. In Europa quest’anno abbiamo fatte cose quasi strabilianti. Se guardassimo solo questa competizione, saremmo solo entusiasti. Adesso inizia una nuova fase, le partite contano ancora un po’ di più visto che sono solo 2. Abbiamo il 50% di chance di passare. Di sicuro, però, sarebbe bello ripetere quelle imprese degli ottavi contro Lione e Real Madrid».
NIENTE RIVINCITA – Oltre le imprese, però, c’è il ricordo anche dell’eliminazione da parte dello Shakhtar nel 2011. «Sono passati tanti anni. Ci ha fatto male ma è dimenticata. Non la vivo come una rivincita. La gioia per un eventuale passaggio del turno per me sarebbe uguale a quella dei miei compagni». Ogni giorno come se fosse la prima volta. Da cavalieri che fecero l’impresa. Nel nome di Roma.