Sarà una serata lunga, lunghissima. E Daniele ci arriva con il cuore in tumulto. Sarà difficile stasera riuscire a dormire, nell’ultimo ritiro, l’ultimo notte trascorsa a Trigoria. Si avvicina il giorno dell’addio e per De Rossi cresce l’ansia, non è facile restare tranquillo, per uno come lui che quella maglia la considera una seconda pelle.
Oggi pomeriggio i tifosi torneranno a Trigoria, in occasione dell’allenamento di rifinitura. Saranno più di cento e chiederanno di salutare il capitano, ma contesteranno ancora la società, per una decisione che è difficile da accettare. Durante gli ultimi allenamenti i compagni cercano di scherzare per allentare la tensione, ma si percepisce che Daniele non è tranquillo.
Giovedì sera ha invitato i compagni a cena in un ristorante in pieno centro. Verso la fine ha fatto un discorso, ha parlato da capitano, si è anche commosso. Applausi, poca voglia di sorridere. Daniele ha anche fatto qualche accenno al suo futuro, ha detto che vorrebbe continuare a giocare, ma ancora non ha nulla di concreto. La cena è finita anche abbastanza presto. Intorno al capitano, per l’ultima cena, la squadra al completo, compresi magazzinieri e fisioterapisti.
DA LUNEDÌ IN VACANZA – Con i ragazzi dell’ufficio stampa, con i quali ha sempre un buon rapporto, ha concordato cosa fare durante la serata dell’addio. Per ora ha ribadito che non vuole parlare, magari deciderà di dire qualcosa a braccio sul momento. I tifosi della Sud gli hanno preparato una coreografia speciale: un suo ritratto gigante, bandierine giallorosse a colorare tutto il settore, e uno striscione di saluto. Queste ultime due settimane lo hanno logorato.
Non vede l’ora di andare in vacanza. Salirà sull’aereo per le Maldive lunedì alle 15, poi porterà i bambini a Eurodisney. Tornerà a Roma a giugno inoltrato. Deve fare riposare il cervello, ha detto agli amici. La sua idea resta quella di continuare a giocare per un altro anno, ma se non arriva la proposta giusta potrebbe anche smettere. Daniele prende in considerazione anche questa ipotesi. Se darà l’addio al calcio giocato comincerà il corso per allenatore, ma non avrà subito un incarico alla Roma.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo