La squalifica, il futuro, Spalletti ma soprattutto la gara col Qarabag. De Rossi è tornato a parlare ieri a poco più di una settimana dall’espulsione col Genoa: «Ho chiesto scusa, tornerei indietro volentieri ma non posso. Quindi mi concentro sulle prossime partite e non su quello che è successo a Genova perché farlo non aiuterebbe i miei compagni, so che loro sanno che su di me possono fare affidamento. Se in 16 anni prendi due o tre giornate ecco lì che sembra un campionato. Ma io sono sempre stato presente». E lo sarà pure stasera col Qarabag: «E’ fondamentale vincere per la nostra dimensione europea. Non mi era mai capitato di passare un girone del genere, sarebbe una bella immagine da esportare e una delle serate migliori della mia storia in Champions».
Poi l’attacco a Spalletti: «Ho detto che sostituirlo era complicato, non impossibile. Passava come uno sprovveduto, qualche casino sicuramente l’ha fatto con Totti. Abbiamo risentito tutti di quello che succedeva. I primi 6 mesi di Di Francesco sono stati migliori. Non ricordo un inizio così. Se fossimo partiti così l’anno scorso saremmo stati primi». Appunto lo scudetto: «Se pensassi che fosse impossibile sarei andato via. Smetterò quando non mi divertirò più».