Un anno di contratto, un’opzione sul secondo e uno stipendio da 3 milioni, quindi circa la metà rispetto alle cifre attuali. È questa la proposta che la Roma ha preparato per Daniele De Rossi, 34 anni il 24 luglio prossimo, in scadenza tra poco più di due mesi. Un’offerta che non convince l’agente del centrocampista romanista, Sergio Berti, che punta ad ottenere un biennale e ha già ricevuto l’interesse di molti club, tutti di primissima fascia. Il Chelsea di Antonio Conte («Il miglior tecnico avuto insieme con Spalletti», le parole del centrocampista sul suo ex c.t. in Nazionale), due squadre della Mls americana, l’Inter e la Juventus sono pronte a garantirgli un contratto simile a quello attuale, che è di circa 6 milioni di euro.
Almeno per le due italiane l’attesa sarà vana, visto che De Rossi non è intenzionato a giocare in un club di serie A che non sia la Roma, con cui vorrebbe chiudere la carriera: un desiderio espresso a più riprese. A renderlo possibile dovrà essere la società, che ha anche altre situazioni da risolvere: il futuro di Francesco Totti, per esempio, che non ha ancora deciso se continuare a giocare o rispettare il contratto di 6 anni da dirigente che ha già firmato, è una priorità. Così come i prolungamenti di Strootman (scadenza 2018), Salah (2019) e Nainggolan (2020), che dovranno essere discussi il prima possibile.