Alla Roma ci è arrivato con sei mesi di ritardo, ma quel che è certo è che ci vuole restare a lungo. Perché Gregoire Defrel sa bene che questo è il passaggio chiave della sua carriera. A 26 anni, prendere o lasciare, fare il salto di qualità o restare lì, nel limbo tra i giocatori «normali» e quelli decisivi. Defrel è arrivato alla Roma per giocarsi la seconda carta, quella che spera lo aiuti a lasciare una traccia. «È vero potevo venire già a gennaio, sapevo dell’interesse della Roma – dice lui – Con il Sassuolo ho deciso di restare, per fortuna la possibilità si è ripresentata. E anche se avevo altre offerte (dall’Inghilterra, ndr) nella mia testa c’è sempre stata solo la Roma».
IN CAMPO – È chiaro, poi, che lo sponsor principale di Defrel sia stato Di Francesco, che l’ha plasmato al Sassuolo. «Lui è stato importante per la mia crescita: mi ha cambiato ruolo, trasformandomi in attaccante e insegnandomi i movimenti. Da due anni faccio la punta, anche se a Cesena giocavo esterno destro. Il ruolo lo so fare e l’ho fatto anche in queste prime gare in giallorosso. Mi mancavano un po’ le gambe, ma nella testa sono pronto». Ed infatti nella tournée americana Di Francesco lo ha impiegato lì, come esterno destro, ruolo che probabilmente ricoprirà anche nelle due amichevoli in Spagna e finché non arriverà Mahrez (o chi per lui).«Sono ottimista di natura, anche se finora non abbiamo avuto risposte positive come speravamo – ha detto ieri il d.s. sull’algerino – La Roma, però, sta facendo tutto il possibile per prendere il giocatore. L’offerta fatta è la più importante nella storia del club. La volontà del giocatore è nota, ma noi siamo quasi al limite. Nel frattempo, ci stiamo ovviamente muovendo sul altri obiettivi». Quel siamo quasi al limite può voler dire due cose: o che la Roma può aumentare la parte fissa (da 32+3 di bonus a 35) o metterci sopra un altro paio di milioni.
GLI OBIETTIVI – Intanto Defrel non vede l’ora di segnare il suo primo gol in giallorosso, magari proprio in queste due amichevoli in Spagna, tra Siviglia e Vigo. «Spero di farne tanti di gol, il mio desiderio è sempre quello di migliorare il traguardo della stagione precedente (e quindi nell’occasione più di 15, ndr). Lo scudetto? Una squadra come la Roma deve provare sempre a vincerlo. E da questi primi giorni in giallorosso dico che ci possiamo riuscire, la squadra è forte. E può far bene anche in Champions League. Io, tra l’altro, non vedo l’ora di giocarla, è la competizione più bella di tutte». Insomma, i traguardi di Defrel sono già tutti ben chiari. E non ha neanche difficoltà a renderli pubblici.