Largo alle novità: Defrel e Kolarov giocano subito. Già martedì con il Tottenham, se non subentrano intoppi di natura fisica, Di Francesco li farà debuttare nella Roma. Non è sicuro invece, anzi è improbabile, che possa esordire il turco Cengiz Ünder, che nei primi giorni a Boston ha dovuto svolgere un lavoro personalizzato a causa di un affaticamento muscolare riportato negli allenamenti solitari a Trigoria.
IL NUOVO – Kolarov ieri ha vissuto il primo giorno da romanista. Un po’ nascosto perché, in attesa del supplemento di visite mediche, ha saltato la seduta di allenamento del mattino. Ma le sue condizioni fisiche sono buone, visto che aveva lavorato regolarmente con il Manchester City, salvo poi saltare l’amichevole di Houston con lo United per motivi di opportunità. Di Francesco conta di schierarlo a sinistra nella linea difensiva a quattro, con Bruno Peres terzino destro e il primo test della coppia centrale Manolas-Moreno. Intanto, Kolarov ha preso possesso delle divise della Roma e si prepara a individuare il numero di maglia: potrebbe confermare l’11 che aveva a Manchester, se il precario Iturbe accettasse di lasciargliela. Ieri, però, ha dovuto constatare che dall’altra parte del mondo non tutti sono felici del suo trasferimento. Una scritta “anti”, che rimanda ai tempi di Lionello Manfredonia, è comparsa su un muro al Circo Massimo; mentre, alcuni tifosi della Lazio, delusi dal passaggio alla Roma, hanno srotolato uno striscione con un insulto rivolto a Kolarov durante la partita con la Spal ad Auronzo di Cadore. Poco male: sarà il giocatore stesso a spiegare la sua scelta, che a onor del vero sembra aver accontentato la maggior parte dei romanisti sia per i costi bassi dell’affare (è stato pagato poco più della metà di quanto Monchi abbia incassato per Mario Rui) sia per l’affidabilità tecnica.
INTEGRATO – Defrel invece sembra già perfettamente integrato nel gruppo. Non ha saltato una seduta di lavoro, sin dal suo arrivo negli Stati Uniti, ed è quasi sempre stato utilizzato nel ruolo secondario che la Roma ha pensato per lui: quello di esterno destro d’attacco. Aspettando di cimentarsi anche come centravanti, alla Redbull Arena di New York giocherà con Dzeko in un tridente che sarà completato da Diego Perotti, uno dei reduci del ritiro di Pinzolo.
ATTESA – D’altra parte anche a sinistra Di Francesco non ha alternative, giovani a parte: Stephan El Shaarawy si è presentato all’inizio della preparazione con un fastidioso “blocco” alla parte bassa della schiena e non riesce ad allenarsi con tranquillità. Un handicap che non ci voleva e che si aggiunge alla settimana di lavoro persa in Trentino a causa delle vacanze supplementari che spettavano ai nazionali. El Shaarawy è comunque tranquillo e fiducioso. «Non ho niente di grave – spiega a Roma Tv – se non questa lombalgia. Ma sto recuperando e spero di rientrare il prima possibile. Ho notato che c’è molto entusiasmo nel gruppo e questo è positivo, perché la gente romanista merita di festeggiare qualche trofeo. Quanto a me, spero di riprendere come ho finito la passata stagione: segnando tanti gol».