Domani mattina inizia il percorso di Florenzi…
“Sì, domattina già nelle prime ore sarà operato dal professor Mariani. Si tratta di un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore”.
Come sta Florenzi? “L’ho trovato e l’ho lasciato molto ‘aggressivo’ nei confronti dell’infortunio. Questo è il suo carattere, un professionista esemplare che sa affrontare gli incidenti di percorso. L’ho trovato volentoroso, ha già iniziato il countdown per questo suo percorso”.
C’è stata sorpresa per l’esito degli esami strumentali? “No, assolutamente non sono rimasto sorpreso dall’esito perché il trauma l’abbiamo percepito sin da subito come violento. A caldo si fanno una serie di valutazioni che nell’immediato possono già fornire una manifestazione clinica evidente e inconfutabile. E anche in questi casi c’è necessità, ovviamente, di esami strumentali che rappresentano l’elemento principe e decisivo per avere un quadro completo. Ieri abbiamo fatto una serie di valutazioni iniziali. Quello che poi è stato il responso degli esami risultava piano piano l’ipotesi non tra le più probabili. Comunque era reputata un’ipotesi possibile”.
C’è poi anche il fattore legato al dolore del calciatore… “Il dolore è l’elemento guida: più si sente dolore, più questo dolore influisce sull’esito dell’esame clinico. C’erano un paio d’elementi che ci confortavano, elementi che avevamo già riscontrato in casi del genere ma che non erano presenti nel calciatore ieri sera. Ad esempio, anche nei nostri calciatori, è capitato di notare un gonfiore del ginocchio e instabilità articolari. Per questo c’è stato un accenno di sorriso. Abbiamo passato in rassegna le varie eventualità ma non siamo sorpresi: in quel tipo di trauma il legamento crociato anteriore rimane tra le ipotesi”.