Una meraviglia di derby. Perché Roma e Lazio sono belle, forti e in corsa per lo scudetto. La critica non ha dubbi: tra le cinque che si contenderanno il titolo fino all’ultimo, ci sono anche loro, le romane. Che sabato alle 18 si affronteranno in un Olimpico di nuovo stracolmo, si prevedono circa 60mila persone. Merito di due squadre che hanno fatto innamorare i tifosi. Con il bel gioco, i risultati, i record. Per esempio non era mai successo che avessero, in due, 55 punti su 66 disponibili (entrambe infatti hanno giocato 11 gare e devono recuperarne una). Arrivano da serie positive costruite su vittorie (soprattutto in trasferta) e gol. E non parliamo solo del campionato: Roma e Lazio vincono e convincono anche in Europa. I giallorossi sono a un passo da una qualificazione clamorosa, visto che gli avversari nel girone di Champions si chiamano Chelsea e Atletico Madrid; i biancocelesti sono gli unici a punteggio pieno in Europa League, quattro partite e quattro successi, con il primo posto già matematico.
Il segreto è condiviso: i tecnici-tifosi in panchina. Simone Inzaghi laziale, Di Francesco romanista e guidano le squadre del cuore. Senza perdere la lucidità, però. Accolti con scetticismo nella piazza più elettrica d’Italia, hanno conquistato pubblico e critica con la forza delle idee. Inzaghi punta su una formazione-tipo, Di Francesco sul turnover a volte frenetico, ma entrambi sono riusciti a dare un’anima alle loro squadre. Il feeling tra gruppo e allenatore porta ogni calciatore a dare quel qualcosa in più che alla fine fa la differenza. Gioco e carattere, poi il cuore oltre gli schemi: così sono nate Roma e Lazio, che si presentano alla sfida più attesa separate solo da un punticino e con la vetta vicina. Chi vince avrà una spinta in più, chi perde non smarrirà comunque le proprie certezze. Se tensione e leggerezza possono mai mescolarsi, questa è l’occasione. Qualità del gioco e voglia del risultato dentro un’unica sfida: stavolta non è utopia