Una zona Champions da conquistare. Perse al momento per strada Lazio e Atalanta, Di Francesco non ammette distrazioni: «Abbiamo speso tanto con il Porto siamentalmente che fisicamentema quella partita deve essere un punto di partenza e non di arrivo. I progressi dobbiamo portarli avanti anche con il Bologna». Il 23 settembre, proprio il ko contro la squadra rossoblù, ha rischiato dimettere la parola fine alla sua esperienza a Trigoria. «Quanto accaduto all’andata è un ricordo non bello. Hanno comunque cambiato allenatore, tanti giocatori nuovi e lavorano in maniera differente rispetto a prima».
Intanto il ritorno al 4-3-3 sembra aver regalato più compattezza alla Roma: «Il centrocampo a tre regala maggior copertura, il sistema di gioco può aiutare. L’importante è avere una mentalità giusta, ora difendiamo meglio e la linea difensiva lavora meglio». Modulo che garantisce la presenza in campo di uno soltanto tra De Rossi e Nzonzi: «Non ricominciamo a parlare di titolari e panchinari – supplica il tecnico – È giusto avere tanti giocatori. Nzonzi può giocare omeno, come vale per tutti, è la normalità. Kluivert? Si sta adattando, alti e bassi fanno parte della crescita». Chi sicuramente è cresciuto è ilMilan: «Complimenti a loro, hanno dimostrato grande compattezza. Paquetà e Piatek hanno dato nuova linfa alla squadra».