Ecco le parole del tecnico Di Francesco alla vigilia del match esterno contro il Benevento.
La partita con il Verona le ha dato conferme sulla rosa? “Sicuramente è stata una gara in cui si è visto in campo un po’ quello che facciamo in allenamento. Nelle altre partite c’è stata qualche difficoltà in più legata agli avversari però anche nelle altre partite ho visto delle cose molto interessanti, magari meno in quella di Bergamo però in queste poche gare che abbiamo disputato ho visto sempre una crescita costante di tanti giocatori”
Che Benevento si aspetta? “Se guardiamo il Benevento per l’ultima gara, perchè siamo abituati sempre a vedere l’ultima, vediamo una squadra allo sfascio. Ma io agisco al contrario e ho guardato il Benevento anche contro la Sampdoria, perché ci dovevamo giocare contro, l’ho visto contro il Torino e lo stesso Bologna ed ha perso immeritatamente queste gare, meritando qualcosa in più. Affrontiamo una squadra molto organizzata, che sa quello che vuole, ha giocato sempre 4-4-2 ho letto che forse cambierà, questo non lo so ma noi dobbiamo guardare in casa nostra per cercare di portare a casa un risultato positivo ma assolutamente non dobbiamo sottovalutare il Benevento che ha dimostrato di valere”.
È il momento di Gonalons, come sta andando? “Gonalons lo volevo già far giocare a Genova contro la Sampdoria, poi successivamente ho scelto altre soluzioni. Credo che sia arrivato il suo momento, quasi sicuramente domani sarà in campo dal primo minuto. E’ cresciuto tantissimo per quelli che sono i meccanismi e per quello che io voglio da un centrocampista centrale. Sotto l’aspetto tecnico deve dare grandissime capacità di sviluppo alla squadra e in questo lui, anche se viene da un campionato diverso, sono convinto che ci darà una grandissima mano, sarà il giocatore che abbiamo visto a Lione”.
Come stanno Schick e Nainggolan? “Radja quasi sicuramente non sarà di questa partita, adesso deciderò se convocarlo o meno ma con molta probabilità rimarrà qui a Roma. Ci auguriamo e penso di poterlo recuperare per sabato, ha avuto questo fastidio tendineo dietro la gamba ed ha bisogno di sfiammare un po’ e mi auguro che in questi giorni ci riesca. E’ inevitabile con i carichi di lavoro ed il nuovo metodo di lavoro che qualche problemino ci può essere. Le partite sono state quasi tutte sempre intense, giocate su campi, come quello di sabato, in condizioni non ottimali e questo qualche fatica la comporta. Radja mi auguro di poterlo avere sabato contro l’Udinese e quasi sicuramente domani non ci sarà. Per quanto riguarda Schick, domenica doveva fare un allenamento di recupero, perché aveva caricato tanto in settimana. Ogni volta mi chiedete se Schick può giocare dal primo minuto e come sta, ricordiamo che Schick è arrivato a Roma con nemmeno 5 allenamenti con il pallone fatti con la Sampdoria. Questo vi fa capire non tanto la condizione psicologica del ragazzo, che appena arrivato ha detto di essere pronto per giocare. Non era assolutamente pronto a giocare perché lo alleno e so le difficoltà che può aver avuto nel rimettersi al passo degli altri. Questo piccolo fastidio che ha avuto nuovamente sarà da valutare, ma non lo porterà per questa partita e la prossima. Mi auguro prima di tutto che si possa allenare in maniera adeguata per poi poterlo mettere in campo nel modo migliore. Anche quando ha giocato, seppur per 20 minuti, si vede che non è ancora un giocatore brillante. Però è anche l’unico modo per vedere realmente come sta un giocatore”.
Grande prova di Florenzi contro il Verona, è corretto utilizzarlo ancora dall’inizio? “Mi state facendo dire la formazione (ride ndr). E’ una domanda che mi aspettavo. Alessandro viene da un lungo stop, fargli giocare tante partite ravvicinate potrebbe essere un pericolo. Per quello magari è meglio utilizzarlo a partita in corso e non dall’inizio, con la prospettiva di vederlo in campo sabato con l’Udinese. In questa gara sarebbe un grosso rischio farlo giocare dall’inizio”.
Dzeko giocherà, o vedremo Defrel centravanti, con Under esterno? “Potrebbe essere una soluzione, ma non domani. Dzeko ha ripreso confidenza con il gol e giocherà dall’inizio”.
Posizione di Schick? “Ad essere sincero l’ho provato da centravanti, perchè giocare in quella posizione è anche meno dispendioso, anche negli allenamenti. Questa è stata una valutazione dettata anche dalla condizione fisica , avendo Defrel più fresco e più abituato in questo momento a fare quel ruolo lì. Però a partita in corso l’ho fatto entrare senza togliere Edin, anche per dargli dei minuti, vedere in che condizione stava e magari se avesse fatto gol sarebbe stato importante dal punto di vista psicologico. Poi il fatto che possa partire da esterno può essere, magari meno largo più dentro, cambiando la posizione di qualche giocatore cercando di mettere i giocatori in condizione di esprimersi al meglio per quelle che sono le loro caratteristiche. Però può giocare benissimo con Edin o Defrel stesso, nel caso dovessi utilizzarli a partita iniziata. Può cambiare anche il ruolo dell’esterno destro o della mezz’ala, per quello faccio valutazioni non solo per quella che è la mia idea di gioco ma nell’ottica di far rendere al meglio i giocatori che ho a disposizione.”.
Vi danno fuori dalla corsa scudetto… “A molti non penso, ognuno esprime la propria opinione. Spero di far cambiare idea. Comunque abbiamo giocato 3 partite, mi pare prematuro. Pensiamo a vincere domani. Non credo sia corretto fare analisi ora, anche perché dobbiamo recuperare”.
Allegri ha detto che lo scudetto si vince a 90 punti, è d’accordo? “Al di là dei punti, l’importante è vincerlo. Ogni volta qui sento parlare di come si siano fatti 87 punti ma è importante ottenere qualcosa di importante. Se non saranno 90 si avvicineranno”.
L’esodo dei tifosi verso Benevento le fa pensare che c’è di nuovo entusiasmo nei confronti della Roma? “La passione i tifosi ce l’hanno sempre avuta, non per la Roma di Di Francesco, ma per la Roma. Voglio sottolineare che contro l’Atletico ho sentito un grande tifo quando eravamo in difficoltà, questo è il vero tifoso, è il vero tifoso della Roma. Si sente quando hai la gente positiva vicino. Questo aspetto di positività dentro la squadra prevale”.
Si aspetta cambi di modulo da parte del Benevento? “Non lo so, quello che conta è il nostro atteggiamento e la nostra voglia di portare a casa i tre punti, essendo aggressivi dall’inizio”.
Da quando è a Roma sta cambiando il suo modo di vedere calcio? “
Secondo me chi dice certe cose è poco informato. Mi sta bene tutto, integralista, Zemaniano… Ma io sono DiFranceschiano. In base a quello che vedo faccio. Al di là del sistema di gioco, io ho in testa la preparazione della gara e basta. Io sono molto attento sulla fase difensiva, lavoro sul blocco della squadra che fa i movimenti difensivi. Il Napoli ha fatto tre gol col Benevento essendo aggressivi in avanti rubando palla. Col Verona abbiamo fatto il primo gol conquistando palla su una loro rimessa. Fase offensiva e difensiva non vanno separate, chi pensa che io sottovaluti la fase difensiva fa un grandissimo errore”.