Terza vittoria consecutiva, dodici punti in classifica. Ora Eusebio Di Francesco potrebbe prendersi tante rivincite, ma preferisce godersi la soddisfazione di vedere la squadra che cresce, pur con qualche errore da eliminare il prima possibile. In panchina al novantesimo si è infuriato dopo il gol dell’Udinese, perché la sua Roma non deve mai abbassare la guardia. Ma sono tanti i motivi che fanno sperare: «Quello che mi interessa, oltre la vittoria, è dare consapevolezza a quello che propongo. Ho visto un’ottima manovra, delle ottime giocate. Peccato per il gol preso, potevamo fare noi qualche gol in più, siamo stati poco determinati. Ma non posso non essere soddisfatto della squadra. C’è maggiore consapevolezza e la voglia di fare quello che chiedo. C’è predisposizione al sacrificio nelle due fasi, come fanno Dzeko e Nainggolan». Ci sono situazioni sulle quali lavorare. Di Francesco è un allenatore di campo e la ricerca della perfezione è quasi maniacale: «Solo con l’allenamento e l’abitudine si migliora. Abbiamo concesso poche occasioni, peccato che abbiamo preso gol sulla profondità. Per essere una grande squadra dobbiamo migliorare ancora per questo non dovevamo prendere il gol, che mi fa arrabbiare. Togliamo gli ultimi due minuti di sbandamento, la squadra ha fatto un’ottima partita, ha tirato tante volte in porta, tre gol sono stati pochi».
SUCCESSI VERI Non accetta che si dica che sono state vittorie facili: «Non ci sono squadre materasso. La Roma ha meritato la vittoria, mi è piaciuta la ricerca del pressing alto, la mentalità di giocare per vincere e non per difenderci. Queste sono partite che vanno vinte e adesso proveremo a vincere anche le prossime contro squadre con le quali incontreremo maggiori difficoltà. In queste partite ho cambiato tanto e chiunque abbia giocato a dato il massimo, sto lavorando su questo, sono soddisfatto della disponibilità dei ragazzi». Di Francesco è orgoglioso quando elogia i suoi giocatori: «Il processo di crescita è evidente, anche io mi diverto a vederli giocare e si divertono anche loro. Prima c’era questo desiderio di tenere troppo la palla, ora invece la giocano in verticale, con la qualità degli interpreti e la condizione di tanti giocatori che sta migliorando».
LA CRESCITA Fazio è stato confermato titolare ed è stato tra i migliori. Di Francesco si è tolto un’altra soddisfazione:«Dicevano che non poteva giocare a quattro, invece può giocare con tutti i moduli. È un giocatore di qualità internazionale, sa impostare». Prosegue l’inserimento di Florenzi, che in questo momento Di Francesco utilizza da terzino: «Ha grandi mezzi, la qualità migliore è la gestione della palla e la capacità di saper leggere se è a 80 metri dalla porta avversaria o vicino alla sua, a differenza degli altri sa agire e sa capire le situazioni in fase offensiva in maniera differente. Deve migliorare nell’uno contro uno difensivo, dove a volte tende a portarsi l’uomo più dentro l’area anziché affrontarlo. Ha ancora una condizione fisica intorno al 60-65%, migliorandola riuscirà ad accorciare maggiormente sugli avversari quando attaccano». La Roma può crescere ancora: «Continuando a vincere allontaneremo tutti i dubbi. Per essere una grande squadra dobbiamo migliorare, ma siamo sulla strada giusta. La grande squadra il gol nel finale non lo prende».