Di Francesco cambia. L’undici della Roma innanzitutto: cinque i volti nuovi attesi all’Olimpico contro l’Udinese (ore 15), rispetto alla vittoria di Benevento. Tra questi, il ritorno di Florenzi da terzino destro. Ecco l’altra novità, stavolta nello schema mentale del tecnico giallorosso: «La mia percezione su di lui è cambiata», ammette Di Fra in conferenza. Su cosa? Sulla natura di jolly del classe ’91: «Ha una capacità impressionante — sottolinea — di poter agire ovunque. Penso a un ruolo ideale, ma non lo dico», scherza Eusebio. È di fine agosto la chiacchierata tra il mister e Florenzi: in quel momento Alessandro afferma di sentirsi ormai un terzino. Per due motivi in particolare: partire da dietro gli permette di avere più campo ed è lì che pensa di poter raccogliere il meglio in chiave Nazionale. La carriera giallorossa di Florenzi, del resto, non mente: con 52 partite su 184 totali, il ruolo di esterno basso è il più gettonato. Proprio come avvenuto contro il Verona e come verrà riproposto con l’Udinese.
Lo stesso Di Francesco ormai si è convinto, senza dimenticare che Karsdorp è ancora fermo ai box: «Con lui non voglio avere fretta». Florenzi il terzino insomma: all’occorrenza anche ala, ma sempre meno interno di centrocampo. Eppure è in quella zona che il tecnico pensava di utilizzarlo, prima del confronto di fine agosto e prima della “rinascita” di Gerson. A sinistra, invece, Di Fra non ci pensa neanche a rinunciare a Kolarov: «Giocheranno entrambi», con Dzeko inserito nel discorso. Al turnover, però, Eusebio non ci rinuncia: Fazio lascerà il posto a Manolas (farà coppia con Juan Jesus), mentre a centrocampo si rivedranno sia De Rossi che Nainggolan (il belga ieri in gruppo). Confermato Perotti nel tridente, Defrel è il candidato numero uno per l’out destro. A loro Di Francesco si affida per centrare la terza vittoria consecutiva. Anche perché, in questo caso, non vuole cambiare opinione: «Possiamo competere con Juve e Napoli».