L’Olimpico pieno, sarà una serata speciale. Eusebio Di Francesco vuole viverla da protagonista, ricordando quelle trascorse da calciatore. L’occasione che gli si presenta è unica: una vittoria contro il Chelsea spalancherebbe le porte a una qualificazione che al momento del sorteggio del girone sembrava impossibile. Il tecnico giallorosso riparte dalla sfida dello Stamford Bridge, anche se sa che questa sarà una partita diversa: «In campo la mentalità deve essere la stessa dimostrata contro il Chelsea due settimane fa: quella sfida deve essere considerata un punto di partenza, continuiamo questo percorso. So che ci sarà una grande cornice di pubblico, spero che per noi sarà una grande festa, voglio tanta positività, vi assicuro che la mia squadra darà il massimo per centrare il risultato».
TROPPI INFORTUNI – Di Francesco vede la Roma crescere, nonostante la lista degli infortunati che si allunga ogni giorno. «Voglio rivedere l’identità di gioco e il modo di ragionare che si è visto in ogni partita». L’ultimo infortunio in ordine di tempo, è Schick, che si è fermato di nuovo. E’ stato Di Francesco a rivelarlo, evitando così allusioni alle condizioni fisiche dell’attaccante ceco: «Ha avuto un piccolo fastidio nel calciare nel penultimo allenamento ed è stato fatto un nuovo esame che non ha evidenziato lesioni. Siccome però riferisce di avere questo fastidio faremo allenamenti personalizzati per risolvere il problema. Sotto tutti gli altri punti di vista sta bene, ma nel calciare ha ancora qualche sintomo che lo limita. Questo non è positivo, valuteremo se convocarlo per la partita con la Fiorentina, ma con il Chelsea non ci sarà». Di Francesco non vuole attribuire responsabilità, ma quello che è successo negli ultimi mesi porterà a prendere decisioni importanti per la preparazione atletica a fine stagione: «Non credo nelle casualità, stiamo lavorando per trovare le soluzioni. Si potrebbe parlare ore e ore sugli infortuni, è anche una cosa interna che non possiamo dire a tutto il mondo, ma sicuramente le valutazioni le stiamo facendo».
FORMAZIONE TOP SECRET – Non si sbottona sulla formazione, vuole lasciare Conte nel dubbio: «Non voglio dare vantaggio a nessuno. Oltre a Nainggolan titolare, il resto lo saprete allo stadio. Voglio tutti pronti, sono sempre favorevole al turnover ma io metto in campo la squadra che ritengo la migliore per portare a casa un risultato importante». La solidità difensiva è la vera forza della Roma, che in attacco è troppo legata ai gol di Dzeko. Di Francesco spiega che ha cambiato qualcosa sulle palle inattive rispetto al passato: «Ho cambiato in fase difensiva sicuramente, prima quasi sempre mettevo una difesa a zona in tutte le situazioni di gioco. In base alle caratteristiche dei miei calciatori e delle loro abitudini, ora opto più per una marcatura a uomo. Questo non significa che in determinate gare non potrò cambiare e fare più zona mista, però l’importante è non improvvisare, ci si lavora, cercando di dare garanzie ai propri calciatori. Sulle punizioni laterali invece ci muoviamo sempre a zona. Sono scelte che si fanno, fanno parte di un bagaglio. Mi regolo in base ai calciatori. Per quanto riguarda i calci piazzati in fase offensiva, studio sempre qualcosa di nuovo che possa mettere in difficoltà la squadra avversaria in base a come si muovono loro in fase difensiva».