Sirene inglesi per Eusebio Di Francesco, l’allenatore con il quale la Roma vuole aprire un ciclo. Il tecnico abruzzese oggi è considerato tra i migliori in circolazione in Italia e i risultati che sta ottenendo alla guida della squadra giallorossa gli hanno attirato le attenzioni entro i confini nazionali e all’estero. Hanno espresso apprezzamento del suo lavoro anche Carlo Ancelotti e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Ma l’ottimo performance europea della Roma (prima nel girone di Champions, tre partite su sei concluse con la porta imbattuta, quattro punti su sei strappati al Chelsea, con sei gol segnati in 180 minuti) hanno portato gli addetti ai lavori inglesi a studiare il “fenomeno Eusebio”.
ESTIMATORI INGLESI – Everton e Tottenham, ma anche Arsenal e Chelsea, hanno apprezzato il calcio aggressivo della Roma e hanno mandato i loro osservatori a seguire alcune partite della squadra giallorossa. Al Chelsea il rapporto tra Antonio Conte e Abramovich non è idilliaco e a Londra circola sempre più insistentemente la voce di un cambio sulla panchina dei Blues. Di Francesco già in estate aveva avuto la possibilità di fare una esperienza all’estero, aveva ricevuto offerte dallo Zenit di San Pietroburgo e dalla Spagna. Ma quando è spuntata la Roma non ha avuto dubbi. Una questione di cuore.
LA SCELTA DI MONCHI – Alla Roma in pochi mesi ha conquistato tutti. Non solo per i risultati, ma per il suo modo di porsi, per avere riportato serenità all’interno di Trigoria, senza protagonismi, per la professionalità dimostrata sul lavoro con il suo staff. Di Francesco è stato scelto dal Monchi che aveva apprezzato il calcio del Sassuolo, che grazie a Eusebio si era affacciato in Europa e aveva strapazzato l’Athletic Bilbao. Il direttore sportivo lo aveva studiato e aveva pensato a lui per il Siviglia, prima di accettare la corte della Roma. Monchi lo ha scelto per lo stile di gioco proposto, per il 4-3-3 con il marchio di fabbrica della giocata in verticale per attaccare la porta. Un gioco di personalità, che non aspetta mai le mosse degli avversari, che non si adatta. In secondo luogo Di Francesco ha convinto la dirigenza giallorossa anche per la sua capacità di valorizzare i giovani.
PROLUNGAMENTO – Eusebio ha fatto la gavetta in provincia e gli sono bastati pochi mesi per riuscire a rendere attuale il suo progetto anche in una piazza difficile come Roma. Al punto che i dirigenti giallorossi hanno pensato di affidargli un ciclo per portare la squadra giallorossa stabilmente ai vertici del calcio europeo, addirittura fino allo sbarco nel nuovo stadio. Il contratto di Di Francesco scade tra un anno e mezzo e la società già in primavera porrà le basi per un prolungamento pluriennale. La Roma è in corsa per tutto e anche Di Francesco vuole dare continuità al suo lavoro. Il tecnico abruzzese ha avuto anche il merito di riportare i tifosi vicini alla squadra, grazie alla sua normalità. L’Olimpico è tornato a riempirsi (grazie anche all’abolizione delle barriere) e lo stadio di proprietà tra qualche anno potrà annullare completamente il gap attuale con la Juve e i più grandi club europei. I tifosi sono stati conquistati da Di Francesco, il cui feeling con Monchi è il vero segreto di questa rinascita giallroossa. Semplicità e concretezza, grande lavoro sul campo. Il pressing collettivo è la nuova arma vincente della Roma. Monchi ha il merito di aver scelto l’allenatore, insieme hanno condiviso scelte e strategie. Per questo hanno preso l’impegno di lavorare ancora per tanti anni uno a fianco all’altro.