Funziona sempre così, da queste parti. Quando piove non è mai pioggia normale, è tempesta che fai fatica a guardare oltre il parabrezza. Sei partite di campionato senza vittorie valgono un record negativo eguagliato nell’era Usa, solo con Zeman/Andreazzoli era riuscita l’«impresa». Se ne sono accorti anche i tifosi, che hanno fischiato sia a fine primo sia al 90’, chiamando invano al chiarimento sotto la curva la squadra, dopo aver preso di mira il presidente Pallotta e il d.g. Baldissoni. Non c’è fine al peggio: Schick ha dato forfait per una lesione di primo grado alla coscia, stop di almeno due settimane e buonanotte, perché trattasi di film già visto: «E’ un fastidio muscolare simile a quello precedente», ha spiegato Di Francesco. Buonanotte sì, magari pure a Dzeko: oggi giornata decisiva per il trasferimento al Chelsea, anche se dall’Inghilterra parlano di affare ormai in salita. «Nel primo tempo Edin sembrava con la testa altrove», ha commentato il tecnico.
CRISI – Sul banco degli imputati finisce anche il tecnico. «Siamo in crisi, questa è la verità – ha detto –. Abbiamo iniziato la gara malissimo, impauriti, inguardabili, non avevamo la testa giusta. Questo fatto condiziona il nostro cammino. La squadra ha perso veemenza e intensità, ma non credo si sia rotto qualcosa tra me e il gruppo. Non devono mica vincere per me, ma per la Roma». Altri punti. Il rigorista: «Sì, era Florenzi il designato, ma ultimamente chi scelgo scelgo…». E poi le sostituzioni: «A Genova con il 4-2-4 avevo recuperato la partita, stavolta non è andata. Abbiamo la potenzialità per conquistare il 4° posto, è un dovere riuscirci». Chiusura sulle vacanze dei calciatori: «Non ho parlato di poca professionalità, abbiamo sbagliato alcune scelte, io per primo». E l’a.d. Umberto Gandini aggiunge: «Il nostro andamento non rispecchia le aspettative che avevamo, serve un cambio di rotta».