Una discarica sulla porta di ingresso del futuro stadio della Roma. Duecento materassi – contati uno per uno – che sfilano sul panorama di via dell’Ippodromo di Tor di Valle. Ma non sono i soli a giacere abbandonati sul chilometro netto della strada, che scorre parallela alla via del Mare e alla ferrovia Roma- Lido. È su questa fetta di terra disastrata che dovrebbe sorgere il tanto atteso impianto di proprietà del club giallorosso.
Frigoriferi insieme a lavatrici, cumuli di elettrodomestici, water, legname e calcinacci. Una mini-Malagrotta a cielo aperto. «Arrivano di notte, scaricano tutto ed ecco qui servita la vergogna Capitale», conferma Alberto Egidi, uno dei residenti
Ci sono anche diversi accampamenti abusivi, nelle tendopoli nascoste tra la vegetazione vivono alcune famiglie rom: «Alcuni di loro hanno persino tentato di ripulire la zona in passato, ma è una battaglia persa», racconta Roberto Guidi, podista che spesso si allena sulla devastata via dell’Ippodromo. Uno scenario da guerriglia che è già stato più volte oggetto di denunce alla polizia locale come all’Ama. I comitati dei quartieri vicini – siamo in IX Municipio, zona Eur – segnalano, ma nessuno interviene sulla rischiosa bomba ecologica. «La situazione è ben nota, ma è chiaro che non c’è interesse per ora a bonificare l’area. Si tratterebbe di un intervento enorme visti i quintali di rifiuti presenti», spiega Maurizio Sapora del comitato Torrino Decima.