E’ un dilemma fisico con ripercussioni psicologiche: c’è una Roma con De Rossi e una senza De Rossi, non solo perché cambia il depositario della fascia di capitano, ma anche perché cambia la filosofia della squadra. Verrebbe meno per Spalletti un leader carismatico in un derby nel quale ogni errore di concentrazione può determinare il destino della semifinale.
LA SITUAZIONE – Ieri De Rossi stava un po’ meglio. Dallo staff medico trapela ottimismo per un suo recupero e quindi per l’eventuale convocazione. Da qui a dire che giocherà dal primo minuto però ce ne corre. Il dolore all’anca dopo il duro scontro di Amsterdam non è svanito, perciò Spalletti vuole osservare l’allenamento di oggi a Trigoria prima di prendere una decisione definitiva. Parlerà anche al giocatore, per carpirne le sensazioni e la reale affidabilità: non avrebbe senso farlo giocare se non fosse in condizioni ottimali, rischierebbe di penalizzare sia lui che la squadra. E allora mettiamoci l’anima in pace. Il dubbio reggerà probabilmente fino all’ultimo minuto prima del derby. Se De Rossi non ce la fa, dentro Paredes che già era stato scelto come titolare all’andata e fascia ancora sul braccio di Nainggolan, ieri avvistato al palazzetto dello sport di Viale Tiziano per assistere alla partita della Virtus Roma di basket.
DIFESA – Spalletti in verità ha anche un altro ballottaggio in testa, tra Fazio e Juan Jesus. Fazio è uscito ammaccato dalla partita con l’Empoli, sostituito proprio da Juan Jesus, ma più in generale non sta attraversando un periodo di forma eccellente, motivo per il quale potrebbe essere retrocesso in panchina. In questo caso, nella difesa a tre Rüdiger scalerebbe a destra e Manolas guiderebbe il reparto da centrale staccato, utile anche per i recuperi a campo aperto contro le ripartenze feroci di Keita, Felipe Anderson e soci.
AVVICENDAMENTI – Per il resto la Roma sembra fatta. Strootman torna dopo la squalifica scontata in campionato, sperando nel bis del primo gol segnato alla Lazio nel derby di campionato. Emerson riavrà un posto sulla fascia sinistra al posto di Mario Rui e Alisson sostituirà come al solito Szczesny in porta nelle partite di coppa. In panchina tre soluzioni offensive: Totti, El Shaarawy e Perotti.
SPINTA – Intanto cresce l’attesa fra i tifosi della Roma. Ieri, come promesso, sono state rimosse le barriere in Curva Sud, dunque i gruppi organizzati torneranno allo stadio Olimpico dopo 19 mesi di protesta oltranzista. Attraverso un nuovo comunicato diffuso in rete, gli ultras che guidano il settore più caldo del tifo romanista hanno chiamato a raccolta il popolo per spronare la squadra: «Ci siamo… Il nostro rientro è alle porte e la nostra amata Roma ha bisogno più che mai della sua gente, della sua curva. Ogni tifoso porti una bandiera grande o piccola che sia, un vessillo e tanta tanta voce, perché martedì non conta il risultato oppure il gioco, ma tifare a oltranza con l’orgoglio che abbiamo noi romanisti! Ricordiamo al mondo intero quali sono i colori della capitale». La Roma fino a ieri sera aveva venduto complessivamente 24.000 biglietti, con la Sud esaurita, ma con due giorni di vendita ancora all’orizzonte l’obiettivo è aumentare di almeno il 30 per cento la distribuzione. Considerando anche i laziali che si sistemeranno in Curva e Distinti Nord, l’obiettivo rimane sempre quota 50.000. Ma più probabilmente si arriverà a 40-45.000.