La compagna e le figlie si stanno riposando in California, gli allenamenti per due giorni non ci sono e allora Edin Dzeko è andato in Slovenia. Passeggiate, cene, pranzi, ma anche calcio, perché senza il pallone Edin non sa stare e quindi eccolo immortalato, ieri, a vedere la partita del suo amico Ibricic, che gioca nel Koper. Inutile dire come Dzeko, «la star della Serie A», non sia passato inosservato: un bagno di folla che sarà servito a tirargli su il morale dopo il pareggio contro l’Atalanta.
PERFETTO MA… – Un pari che allo spogliatoio non è andato giù, al bosniaco ancora di più, perché ha reso (quasi) inutile il gol numero 25 in campionato, 35° stagionale. Dzeko in questa stagione ha avuto un rendimento quasi perfetto eppure la Roma, a metà aprile, è praticamente fuori da tutto, e lui sembra non riuscire ad entrare definitivamente nel cuore dei tifosi, che si dividono: fenomeno o giocatore «normale» facilitato dal gioco offensivo della Roma? Il dibattito è aperto, quando Dzeko segna esultano tutti, quando sbaglia si ricominciano a sentire i mormorii. Lui, dall’alto di un carattere di ferro e pure di un atteggiamento poco appariscente, va avanti per la sua strada e continua a collezionare primati.
RECORD – Mai nessun romanista aveva fatto 35 gol in una stagione, adesso punta le 26 reti di Totti in campionato del 2007 poi, eventualmente, le 28 di Guaita nel 1935 (campionato a 16 squadre) e le 29 di Volk nel 1931. Intanto, alla prossima marcatura, raggiungerà il suo record di 36 centri del 2009. Non solo: mentre lui prova a spingere la Roma, anche mentalmente, verso il 2° posto («la pressione è sul Napoli che deve rincorrere», ha detto), secondo uno studio del Financial Times è il quinto attaccante più produttivo d’Europa con un gol o un assist ogni 80’.
GOL PESANTI – Nel 2017 ha realizzato 12 gol in 14 partite di Serie A e, per restare alle ultime settimane, senza i suoi tre gol contro Empoli e Atalanta la Roma avrebbe 3 punti in meno e sarebbe terza. Eppure, le partite contro Juve, Lazio e Lione in cui è rimasto a secco pesano: portare la Roma in Champions, senza passare dai preliminari, basterà a farlo entrare definitivamente nel cuore dei tifosi?