Sei reti in campionato, una in Champions, la prima di questa competizione, arrivata nella serata vittoriosa di Baku. Il biglietto da visita stagionale di Edin Dzeko è migliore anche di quello della scorsa stagione, per un giocatore diventato colonna insostituibile della Roma. L’importanza in campo e la mancanza di alternative – anche alla luce dei guai muscolari di Defrel e in attesa che rientri Schick – rendono il centravanti un giocatore imprescindibile per Di Francesco. Il tecnico lo manda sempre in campo, considerandolo, con Kolarov e Alisson, insostituibile. Ed Edin ha ripreso anche in questa stagione a segnare con continuità, un gol a partita, sette come sette sono le gare disputate. Vorrebbe trovare la continuità del collega, El Shaarawy, a secco contro il Qarabag dopo la doppietta con l’Udinese. Proverà a tornare decisivo contro la sua ex squadra domenica, quel Milan in crisi con la panchina di Montella già scricchiolante. «Ma non mi fido della loro crisi – ammette il Faraone dopo la vittoria in Champions – dopo due sconfitte vorranno riscattarsi. Servirà la miglior Roma».
Miglior Roma non potrà essere visti i guai muscolari di Perotti e Defrel, che costringeranno molto probabilmente Di Francesco – che si gode il miglior avvio di Champions della storia della Roma (un pareggio e una vittoria) con quello di Garcia del 2014/15 – a mettere come esterno d’attacco Florenzi, partito dalla panchina a Baku. Sarà in tribuna a seguire i compagni nello stadio che la scorsa stagione gli dedicò un’ovazione, Totti, che anche ieri sera è stato a San Siro per la gara d’Europa League del Milan. Dovendo partire per Tblisi da Milano, ha deciso di andare allo stadio, prima di raggiungere questa mattina la Georgia per l’amichevole benefica di stasera. Totti – dopo aver ricevuto gli auguri peri suoi 41 anni da praticamente tutto il mondo dello sport – rimetterà stasera gli scarpini a distanza di quattro mesi dall’addio al calcio con la maglia della Roma.