I tifosi quasi lo supplicano: «Resta». E intanto espongono striscioni inequivocabili davanti al centro sportivo di Trigoria: per alcuni di loro la società è colpevole di una gestione poco soddisfacente, come dimostrano gli slogan «L’As Roma non è un gioco» e «Basta illusioni, compra i campioni» rivolti evidentemente all’azionista di riferimento, cioè Pallotta. E’ un’espressione di dissenso civile quanto visibile.
AFFETTO – Nella trattativa per il passaggio di Dzeko al Chelsea, una parte rumorosa del popolo romanista ha dunque deciso di sostenere il giocatore. Che attraverso i social è stato inondato di messaggi di affetto nei giorni più caldi. Dzeko aspetta di capire dal procuratore se la signora Marina Granovskaia, la luogotenente di Abramovich, abbia accettato di alzare le condizioni dell’offerta contrattuale. Fino a ieri pomeriggio ancora non si era arrivati a dama, nonostante voci mattutine che annunciavano l’accelerata decisiva. E’ possibile che l’affare si concluda domani, a 48 ore dalla scadenza del mercato, e che contestualmente Monchi annunci il nome dell’erede, sul quale ha lavorato alacremente per tutta la scorsa settimana. Ma attenzione ai colpi di scena. Dzeko ha ribadito anche agli amici più stretti di non essere contento di lasciare Roma e la Roma. Se non verrà ratificato il suo assenso, la trattativa che ha sorpreso persino Di Francesco non andrà in porto.
IL TERZINO – Il finale di questa storia non è stato scritto anche se, per una questione logica, non dovrebbe essere alterato da Roma-Sampdoria. Intanto però Dzeko si allena con la solita professionalità e si prepara a giocare la terza partita da centravanti in sospeso. Emerson invece dovrebbe andare in panchina in attesa del trasferimento a Londra che è sicuro e non è più vincolato a quello del compagno bosniaco.
SOSTITUTI – Al suo posto Monchi ha già bloccato Aleix Vidal, valorizzato ai tempi del Siviglia e ora ai margini del Barcellona: prestito 2 milioni e diritto di riscatto a giugno per 10. L’affare può essere ratificato da un momento all’altro ma non esclude l’ingresso di un altro laterale difensivo, dal momento che Vidal è un terzino destro. Se esce Bruno Peres, che ha trattato con Benfica e Galatasaray, ci può essere spazio per un mancino di spinta, sul genere dello spagnolo Bernat che non gioca nel Bayern Monaco e ha chiesto ai tedeschi di essere liberato. E’ ancora piuttosto giovane (1993) e ha una quotazione di 10 milioni grazie al contratto in scadenza nel 2019.
LA PUNTA – Ma Monchi ha già messo gli occhi sull’attaccante che potrebbe sostituire Dzeko. Batshuayi, essendo un centravanti, lo lascia freddino. Più facile che arrivi un esterno destro. O comunque un centravanti duttile come Simone Zaza, che Di Francesco ha lanciato nel Sassuolo. Sturridge resta in lista ma l’Inter è avanti. In corsa ci sarebbe Deulofeu, un altro in partenza dal Barcellona, ma è di piede destro: è comunque un’opzione da seguire. Seguito infine Sansone, altro ex del Sassuolo di Di Francesco ora al Villarreal.