Roma e Napoli, che arrivano a questa partita con spiriti ed obiettivi molto diversi. Se i partenopei rodano gamba e strategie in vista della sfida di Europa League contro l’Arsenal, i giallorossi giocano l’ormai consueta partita della vita, visto che l’ingresso in Champions resta l’ultimo (e per certi versi anche il primo) obiettivo stagionale. Per sperare, Claudio Ranieri avrebbe bisogno però della migliore versione di Dzeko. Non quella, per intenderci, che dal 28 aprile, quasi un anno, non riesce a trovare il gol all’Olimpico in campionato.
Questione anche di testa, naturalmente. Se è vero che dal punto di vista fisico è reduce da un infortunio muscolare rimediato con la sua nazionale, è la serenità che Dzeko in questo momento cerca. Per informazioni, basta riavvolgere il nastro e riandare all’ultimo giocato in campionato, quello di Ferrara, dove all’intervallo proprio il bosniaco ha acceso una lite furiosa con El Shaarawy, che gli è costata una multa non banale e le scuse pubbliche tre giorni fa davanti a tutta la squadra, oltre che una «confessione» con un preoccupato Ranieri. Al netto del piccolo infortunio, forse però il periodo in nazionale lo ha tranquillizzato. (…)
Matrimonio invece senza crisi e scricchiolii quello di Milik con il Napoli. Perché dopo due anni costellati di infortuni adesso finalmente i tifosi azzurri stanno scoprendo il valore di questo centravanti che segna con continuità e si è scoperto un’ottimo specialista su punizione: 3 gol diretti in questo campionato, nessuno come lui. «È tornato il sole, a Napoli sto bene e penso di restarci a lungo», ha detto ai microfoni di Sky Sport. Il polacco mostra così gratitudine al club che ha avuto la pazienza di aspettarlo e metterlo nelle condizioni di rialzarsi dopo due gravi infortuni.