Nainggolan e Dzeko sono crollati proprio a un passo dal traguardo. Gli esami strumentali di ieri, infatti, hanno portato due cattive notizie a Spalletti che nella sfida contro la Juve che vale il 2° posto – oltre allo squalificato Strootman – dovrà fare a meno del bosniaco e rischia di dover rinunciare anche al belga. I due giocatori più spremuti ed utilizzati della rosa: Radja ha giocato 4042’, Edin 3862. Per quest’ultimo il forfait nel duello contro Higuain è certo visto che gli esami hanno «hanno messo in evidenza la presenza di una lesione muscolare di 1° grado del gemello del polpaccio sinistro». La prognosi è di 10 giorni. Possibile il ritorno contro il Chievo nella penultima. C’è un filo di speranza per Nainggolan che a San Siro ha riportato «una quota di edema muscolare del gemello mediale del polpaccio sinistro». Le sue condizioni verranno valutate di giorno in giorno, anche se un recupero appare difficile. Due infortuni muscolari che evidenziano il poco turnover messo in atto da Spalletti in queste settimane e che ora inguaino il tecnico costretto a modificare l’assetto contro una delle squadre più forti d’Europa.
Probabile il ritorno alla difesa a 3 con il ritorno di Rüdiger al fianco di Manolas e Fazio, e l’utilizzo di Peres e Emerson sulle fasce con De Rossi e Paredes in mediana e l’attacco leggero formato da El Shaarawy, Salah e Perotti (oggi tornerà ad allenarsi in gruppo dopo la contusione alla caviglia subita a Milano). L’alternativa è l’impiego di Grenier al posto di Nainggolan. Remota l’ipotesi di vedere Totti dal primo minuto o un sequel di Gerson che all’andata deluse Spalletti. Proprio Nainggolan ieri è stato ospite dello “Szczesny show”, un nuovo format ironico che ha messo in mostra le doti del portiere come intervistatore. «La Roma è una scelta di vita, qui vivo bene. Io in giallorosso altri 5 anni? Mi piacerebbe», ha detto Radja. Lo stesso Szczesny a fine puntata si è lasciato andare a una battuta: «Spero la prossima volta mi mandino un grande giocatore come Totti».