Nell’ambito dell’evidente ridimensionamento che dovrà colpire il Milan la prossima stagione, tra sanzione dell’Uefa e chiusura dei flussi di denaro sinora, occorre studiare strategie innovative. Facile, almeno in teoria, fare mercato quando si hanno tanti soldi a disposizione: per carità, proprio questo Milan dimostra che nemmeno 230 milioni, se uno non è capace di spenderli in maniera intelligente, possono essere sufficienti a farti fare il salto di qualità. Ma, come direbbe messieur Lapalisse, meglio comunque fare il mercato con 230 milioni, che senza. Ed è difficile che la prossima estate, per i motivi sopra esposti, ci si possa anche solo avvicinare ad una simile cifra.
LA STRATEGIA – Ecco dunque, la necessità di mettere in funzione il cervello e di puntare a colpi low cost, eppure di sicuro affidamento. Uno di questi, è il pensiero che da qualche giorno si è fatto strada a casa Milan, porta al nome di Edin Dzeko, bomber bosniaco della Roma e capocannoniere uscente del campionato di serie A. Sul suo nome, potrebbero convergere le strategie di entrambe le società: della Roma, che avendo ormai Schick può anche rinunciare al suo attuale centravanti, sapendo che a 32 anni è con ogni probabilità l’ultima occasione per monetizzare ancora in maniera importante la cessione, e il Milan, che a sua volta ha bisogno di un “usato sicuro” per evitare di ritrovarsi nella situazione attuale, con un attacco anemico nel quale il giocatore più importante è anche il più giovane, pagato una manciata di spiccioli, vale a dire Cutrone, che ultimamente ha cominciato a giocare con più continuità.
L’ALLENATORE – Certo, bisognerà anche vedere chi ci sarà in panchina, tra un anno: Gattuso sta cercando di conquistare credibilità e credito, ma al momento la sua media punti è ancora troppo bassa per poter parlare di una svolta, rispetto ai tempi di Montella. E continuano a rincrrersi le voci che vorrebbero sulla panchina rossonero, un autentico big della tecnica. Tuttavia il tecnico calabrese, che ha subito schierato il Milan con una sola punta di ruolo al fine di catalizzare il gioco offensivo, sarebbe certamente favorevole a un attaccante dalla caratteristiche del bosniaco, gran lottatore e capace di fare reparto da solo, se necessario. Il club rossonero lo ha messo nel mirino, pronto a concretizzare l’operazione nei prossimi mesi, visti che sarebbe certamente un acquisto estivo, valido per la prossima stagione. Nel frattempo però ha fatto i primi timidi sondaggi, ottenendo un’adesione di massima del giocatore, che in passato non ha mai nascosto la sua federe rossonera, oltre ad avere sempre avuto Shevchenko come suo massimo idolo sportivo, e una timida apertura da parte della Roma che, come detto, sa bene di essere in presenza dell’ultimo treno per incassare qualche euro. .
A VOLTE RITORNANO – Il Milan si è già innamorato due volte di Dzeko: e chissà che la terza non sia quella buona per celebrare l’accordo, se non proprio il… matrimonio. La prima volta è accaduto nel 2009 quando il bosniaco giocava ancora nel Wolfsburg. Giorni e giorni di corteggiamenti, nella speranza di ottenere il sì del giocatore, visto che già c’era quello con il club. Ma alla fine non se ne fece nulla. Situazione analoga anche nel 2012, quando il Milan aveva la necessità di sostituire Ibrahimovic e Dzeko era reduce da un semi-fallimento nella sua prima stagione al Manchester City. Anche in questa cosa, tutto rimase come prima. Difficile ipotizzare il futuro, in questa chiave: l’interesse è reciproco, su questo non ci sono dubbi. Ma non è detto che basterà per arrivare a una soluzione consensuale di discesa dalla barca e di ripresa della routine di tutti i giorni.