Chi tace acconsente, si dice. Stavolta, invece, il silenzio della Roma, rispetto al rilancio dell’Inter per Dzeko (da 13 a 15 milioni), se non è un rifiuto, è comunque un modo per prendere tempo. Marotta, peraltro, ieri era nella Capitale per prendere parte al Cosiglio Federale, al termine del quale si è limitato a dire, ad Alanews, che «non ci sono novità di mercato. Nemmeno su Dzeko».
Semmai, è da considerare una risposta (indiretta) la convocazione dell’attaccante per l’amichevole di oggi con il Perugia. Ci fosse stata un’apertura nei confronti del club nerazzurro, sarebbe rimasto nuovamente fuori come già accaduto per la doppia uscita di sabato scorso con Rieti e Ternana, quando fu fermato da un sovraccarico al flessore. La Roma, in verità, ritiene che, a più di un mese dalla fine del mercato, non avrebbe senso accettare il mini-rilancio nerazzurro, dopo aver tenuto botta finora sulla richiesta di 20 milioni.
Magari adesso non c’è più la stessa rigidità, quindi, se Marotta e Ausilio dovessero alzare ulteriormente la posta, l’operazione si potrebbe anche sbloccare. Al momento, però, la Roma ha deciso di resistere. E ciò significa che Conte affronterà pure la prossima amichevole, quella di domenica con il Tottenham, senza attaccanti. Intendiamoci, sarebbe stato comunque complicato ottenere in tempo Dzeko, ma, con qualche certezza in più il tecnico nerazzurro sarebbe stato più sereno. Invece si dovrà accontentare di avere almeno Lautaro Martinez, seppur con soli pochi allenamenti tra le gambe.
Dzeko rifiuta la proposta di rinnovo della Roma In queste ore, comunque, la Roma una mossa l’ha compiuta. Petrachi, infatti, ha fatto un altro tentativo convincere Dzeko a rinnovare il suo contratto. Ma il bosniaco non ha concesso alcun margine di discussione. Anzi, oltre a respingere la proposta, ha ribadito la sua richiesta di essere lasciato andare all’Inter, con cui ha raggiunto un accordo totale da almeno un paio di mesi.
Inoltre, l’attaccante di Sarajevo ha nuovamente evidenziato come a El Shaarawy sia stato riservato un trattamento diverso. Anche l’italo-egiziano, aveva il contratto in scadenza nel 2020 e, nel momento in cui ha detto sì alla proposta dello Shanghai Shenhua, è stato lasciato andare per 16 milioni più bonus: quindi meno di quanto preteso dall’Inter. Ed El Shaarawy ha anche 6 anni in meno rispetto a Dzeko. (…)
FONTE: Il Corriere dello Sport