Due stagioni fa, a Bergamo, giocò una delle sue peggiori gare da quando è in Italia, fallendo due gol clamorosi (uno sul 2-2 con la porta spalancata davanti, l’altro su assist di Totti ad un soffio dalla fine). La scorsa stagione andò meglio, nel senso che Edin Dzeko fu decisivo per il gol di Perotti su rigore (suo l’assist a Salah, con tiro parato di mano da Toloi), gol che però non bastò alla Roma per uscire indenne dall’Azzurri d’Italia, con i giallorossi sconfitti nel finale per 2-1. Oggi Dzeko inizia la sua terza stagione giallorossa proprio da qui, da quel campo che finora gli ha regalato più amarezze che gioie. E lo fa da capocannoniere in carica (della Serie A, ma anche dell’ultima Europa League, proprio la competizione dove si ritroverà a giocare a breve l’Atalanta), titolo che intende difendere in ogni modo. Con le buone e con le cattive, anche se poi cattivo (agonisticamente parlando) Dzeko non lo è mai stato. Ed è quello che gli ha sempre rimproverato Spalletti. Di Francesco no, almeno finora. E Dzeko non vuole neanche che succeda.
PASSO DOPO PASSO – La Roma di Di Francesco sembra destinata a segnare tanti gol, nel rispetto delle squadre guidate dall’attuale tecnico giallorosso. A oggi, però, in attacco tutto il peso delle produzione offensiva si poggia proprio sul centravanti bosniaco, vista la scarsa confidenza con il gol degli altri due titolari (Perotti e Defrel). Ed allora Dzeko deve ripartire subito forte, anche se replicare i 39 gol della scorsa stagione sarà francamente dura. Lui, però, vuole mettere subito le cose in chiaro e ribadire ai vari Higuain (a segno ieri con il Cagliari), Mertens e Icardi che al bis del titolo di capocannoniere ci tiene eccome. «La scorsa stagione è stata una delle migliori della mia carriera – ha detto il bosniaco nella tournée americana –. Quando si va avanti con gli anni si pensa che si perda smalto, a me sta succedendo esattamente il contrario. Lo scudetto? Spero di vincerlo anche in Italia, anche se con la Juventus non è assolutamente facile. È arrivato un allenatore e giocatori nuovi, dobbiamo abituarci alla filosofia del tecnico. Speriamo che questa stagione sia migliore di quella passata, ma dobbiamo procedere passo dopo passo».
RESPONSABILITA’ – Nella sostanza Dzeko ha ragione, in realtà però Roma il tempo lo consuma avidamente. Nel senso che i giallorossi si trovano già oggi quasi obbligati a fare risultato pieno a Bergamo, onde evitare un carico di tensioni e polemiche tipiche della Capitale. Dzeko lo sa, come sa bene che intorno a Di Francesco e il suo progetto non c’è una fiducia incondizionata. Ecco perché vuole partire forte, per aiutare anche la squadra (e il tecnico) a mettere subito da parte i dubbi. Ad iniziare da quella prestazione di Vigo, assolutamente negativa. Per farlo, Dzeko vuole bagnare questo nuovo esordio con un gol. E, se possibile, anche due.