“C’è chi non vuole venire e chi decide di restare. Il miglior acquisto della Roma”. Il commento di Stefano sui social è un po’ in linea generale il pensiero di quasi tutti i tifosi giallorossi che ieri sera, appena prima di andare a dormire, hanno ricevuto la buonanotte dalla Roma con una notizia sorprendente: il rinnovo del contratto di Edin Dzeko fino al 2022.
Naturalmente la permanenza del bosniaco era nell’aria viste anche le ottime prestazioni nelle amichevoli prestagionali e un feeling con Fonseca che lasciava presagire una riapertura dei contatti tra le parti.
“Una notizia fantastica per noi, per i giocatori e per la Roma. Adesso lo vogliamo capitano”. Sui social i tifosi sono scatenati, l’hastag #Dzeko pochi minuti dopo l’annuncio era entrato in tendenza rimanendoci tutta la notte. “Ottima scelta. Edin, un fuoriclasse che non si discute. Bellissima notizia”, scrive Antonio su Twitter.
Niente Higuain, niente Icardi, ancora Edin Dzeko. E i tifosi esultano: “Ripartiamo da una certezza. È vero che lo scorso anno ha segnato poco, ma non era un problema soltanto suo ma dei meccanismi della Roma. Il miglior acquisto”. “Edin, questa è casa tua e noi siamo il tuo popolo. Adessl ti vogliamo con la fascia da capitano al braccio!”, scrive Diego. “Grande Edin! Spero tanto che tutti i tifosi ti riconoscano finalmente l’affetto e il rispetto che meriti”, il commento di Francesca.
Poi i complimenti a Petrachi: “Finalmente un direttore che non compra tanto per comprare e non vende tanto per ricavare soldi. Avrebbe potuto lasciare andare Dzeko per 15 milioni, invece ha tenuto il punto con l’Inter e ha lavorato sulle motivazioni del giocatore per convincerlo a rimanere. Molto bene direttore, compliementi”.
Chiude infine Ugo con i suo personale commento sulla vicenda: “Non è solo per aver trattenuto Dzeko come giocatore,(che è un grande giocatore seppur a volte, oggettivamente, ti fa arrabbiare), è la gioia di avere finalmente qualcuno che non si fa mettere i piedi in testa da nessuno. In altre circostanze Dzeko stava altrove da mesi e a cifre ridicole”.
FONTE: Il Corriere dello Sport – J. Aliprandi