Ottantatré, un numero particolarmente evocativo in casa giallorossa, perché richiama il trionfo della Roma di Liedholm, Di Bartolomei e Pruzzo. Edin Dzeko, con la rete del raddoppio al “Bentegodi” contro il Chievo, ha raggiunto Marco Delvecchio all’ottavo posto nella classifica dei migliori cannonieri della storia romanista. Lo ha fatto con la fascia di capitano al braccio, complici le assenze dal 1′ di De Rossi e Florenzi, e lo ha fatto nello stadio in cui ha esordito in maglia giallorossa. Era il 22 agosto 2015, l’avversario era l’Hellas e non il Chievo, ma l’impianto è lo stesso. Tre anni e mezzo dopo, il bosniaco ha messo a referto l’83esimo sigillo in 163 partite. La sua media-gol per partita recita 0,509: praticamente una rete ogni due gare. Venerdì sera, tra l’altro, il sinistro con cui ha battuto Sorrentino lo ha portato a quota dieci gol stagionali, equamente suddivisi tra campionato e Champions League.
Aria di Coppa Quella di Verona è la seconda trasferta di Serie A consecutiva in cui Dzeko va a segno, dopo la doppietta allo Stadio “Atleti Azzurri d’Italia” nel 3-3 contro l’Atalanta. Il dato conferma la recente tendenza del numero 9 giallorosso nell’andare a segno negli impianti avversari, per lo meno per quanto riguarda il campionato: tutti e cinque i gol messi a segno in A dal bosniaco sono arrivati infatti lontano dallo Stadio Olimpico. L’Olimpico “Grande Torino” alla prima giornata, il “Castellani” di Empoli il 6 ottobre scorso, le due reti di Bergamo, quindi quella arrivata a Verona per il raddoppio giallorosso.
Ma se nella competizione nazionale Dzeko è a digiuno di gol casalinghi dal 28 aprile scorso (doppietta nel 4-1 proprio contro il Chievo), in Champions League la musica cambia radicalmente. Quando si gioca all’Olimpico con il pallone “stellato”, Edin si scatena spesso e volentieri: lo abbiamo visto nella passata stagione (gol a Shakhtar Donetsk, Barcellona e Liverpool), ma anche in quella in corso. Contro il Viktoria Plzen, all’esordio casalingo dei giallorossi nella massima competizione continentale, il bomber ha realizzato una tripletta. Tre settimane dopo, altri due gol per tramortire il Cska Mosca a Roma. Con il Real Madrid si è dovuto arrendere a un infortunio muscolare e non è potuto scendere in campo. (…)
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