Tornano i nostri: la Roma abbraccia due rinforzi per le due partite che la separano dal ritorno diretto in Champions League. Riecco allora Kevin Strootman, costretto a guardare le partite con il Milan e con la Juventus a causa di una giusta squalifica, e riecco Edin Dzeko, che non è al cento per cento ma per partecipare alla trasferta di sabato a Verona ha deciso di allenarsi anche ieri, nel giorno libero.
MINUTAGGIO – Non sono due recuperi irrilevanti, guardando le scelte stagionali di Luciano Spalletti. Dzeko è il calciatore più utilizzato della rosa (3.862 minuti) dopo l’indistruttibile Nainggolan (4.120) mentre Strootman, che tornava dopo due anni e mezzo di infortuni, è al quarto posto della classifica interna (3.647) dietro al sorprendente Fazio (3.766), comprato come ultimo centrale difensivo e diventato presto un insostituibile.
IL BOMBER – Dzeko ancora non sta benissimo dopo la leggera lesione muscolare riportata a San Siro contro il Milan, in una delle partite più belle della sua carriera. E’ stato lasciato fuori domenica, quando ha applaudito i compagni dalla tribuna con la compagna Amra e la figlia Una, ma secondo la prognosi stabilita di dieci giorni dovrebbe tornare a lavorare in gruppo a Trigoria entro domani. A quel punto, con un paio di allenamenti accettabili nelle gambe, dovrebbe essere convocato. Sarà poi Spalletti a gestirne l’impiego, anche a seconda del tipo di partita che intende preparare per battere il Chievo. Dzeko tornerebbe utile anche come sostituto nella ripresa, se è vero che nelle quattro partite in cui è subentrato ha fornito alla squadra tre gol (Sampdoria, Palermo, Sassuolo) e un assist (Cagliari).
IL TRATTORE – Nell’ultimo caso, a beneficiarne fu Strootman che segnò la prima delle quattro reti del suo campionato. Paradossalmente, senza di lui la Roma ha superato i due ostacoli più temuti divertendosi con Milan e Juve. E di sicuro non tutto il male è venuto per nuocere perché Strootman, ipersfruttato dall’inizio della stagione, era parso un po’ stanco nelle ultime settimane. Ma adesso, di rientro dalla squalifica dovuta all’evidente simulazione del derby, il suo contributo di carisma ed esperienza diventa determinante per la volata Champions.
PROIEZIONI – Se la Roma, come persino Allegri ha pronosticato, vincerà le ultime due partite contro Chievo e Genoa, sarà seconda senza doversi preoccupare del Napoli raggiungendo il suo record storico di punti: 87. Ma soprattutto potrà programmare il futuro secondo il piano industriale più ambizioso: quello che prevede la partecipazione al tabellone della Champions League con introiti garantiti da almeno 40 milioni (è la differenza che si può stima- re rispetto all’eventuale retrocessione in Europa League). Che percorso l’attende? Nel girone della prima fase, la Roma troverebbe un girone complicato: a causa del coefficiente Uefa non altissimo, nella migliore delle ipotesi verrà inserita in terza fascia con il rischio di incrociare i “mostri” delle prime due urne. In caso di terzo posto e di malaugurato preliminare, invece la Roma (e a maggior ragione il Napoli che ha un ranking migliore) sarebbe quasi sicuramente testa di serie.