In sette già lo ringraziano, perché hanno guadagnato considerazione e visibilità, da Dzeko a El Shaarawy. Adesso però Eusebio Di Francesco deve completare l’opera, rivitalizzando gli altri giocatori della rosa, soprattutto il secondo pupillo Gregoire Defrel che fin qui non ha convinto. Ora Defrel è infortunato, ha bisogno di qualche settimana di tempo per riorganizzarsi, ma una volta in campo cercherà di rispettare le attese che meritava un attaccante valutato 25 milioni (veri).
MIGLIORAMENTI – Con i brasiliani intanto Di Francesco sta lavorando con profitto: Bruno Peres sembra improvvisamente diventato un terzino destro affidabile, e non un trequartista anarchico prestatosi poco volentieri alla difesa. Juan Jesus, a parte qualche sbavatura, ha cominciato la stagione con il piede giusto, alternandosi con Fazio al centro della difesa. E poi Gerson, il ragazzo del mistero: dopo essere rimasto a guardare gli altri per 8 mesi, nella nuova stagione ha già infilato tre presenze sia pure senza tanti minuti. Ancora non si può definire un investimento azzeccato, visto che Sabatini lo ha comprato per 19 milioni, ma sicuramente il suo trend è crescente. Chissà che con il passare dei mesi non possa acquisire un peso specifico diverso all’interno della rosa.
RAMPA – Decisamente meglio ha cominciato il coetaneo turco, Cengiz Ünder, pure lui costato tanto ma anche abbastanza impiegato nelle prime settimane: è stato due volte titolare su otto partite stagionali. Certo però deve ancora dimostrare tutte le sue qualità e quindi mantenere (anzi migliorare) la valutazione estiva di circa 15 milioni.
INGRESSI – A questi nomi poi andranno aggiunti i giocatori che la Roma non ha potuto ancora scoprire. Schick soprattutto, accompagnato dalla scia dei 42 milioni stanziati dalla Roma. Ma anche il terzino olandese Karsdorp, che per il momento ha fatto parlare di sé più per i suoi problemi al ginocchio che per la sua bravura: questione di tempo e tutto sarà migliore.