Nei giorni dello sbarco in Italia del colpo del secolo è stato normale smarrire il resto. A oggi però, dopo Cristiano Ronaldo, tra gli acquisti fatti all’estero dai club italiani brilla il nome di Javier Pastore. Uno che sette anni fa alimentò un’asta vinta per 42 milioni dal Psg appena rilevato da Al-Khelaifi. Per riportarlo in Italia, dopo le alterne fortune francesi, la Roma ne ha dovuti sborsare poco meno di 25. Monchi è convinto che El Flaco possa rinascere nel campionato che lo ha visto esplodere a Palermo. Nonostante le tante panchine francesi Pastore è riuscito a crescere in qualità entrando sempre di più nel vivo del gioco del Psg grazie anche al cambio di ruolo da trequartista a mezzala. Lo sottolinea il dato sui passaggi a partita passati da 33 nel primo anno a Palermo, a 50 dell’ultima stagione, con un picco di 73 durante il campionato 2014-15 (l’ultimo da protagonista in Francia) e una percentuale di riusciti in continuo aumento: dal 74 all’85%. Nell’ultima stagione Pastore è stato di nuovo spostato in avanti, a volte anche da attaccante esterno. Di Fra lo vuole riportare mezzala, puntando sulla sua qualità di giocare tra la linee.
Nei 10 giorni di raduno romano, però, Pastore ha mostrato qualche difficoltà in un centrocampo a tre completato da De Rossi e uno tra Cristante e Strootman. Anche per questo Di Francesco ha chiesto di andare in pressing su N’Zonzi e anche per questo il tecnico sta valutando un eventuale cambio di modulo: da 4-3-3 a 4-2-3-1. Perplessità tattiche a parte, Pastore si è inserito subito nel gruppo anche se caratterialmente è molto diverso dal calciatore medio: usa pochissimo i social, non ama la vita mondana, non ha tatuaggi e non beve alcolici. Ovviamente ama l’asado argentino (anche a Parigi con Di Maria e Lavezzi non erano rare le grigliate in compagnia) e ha legato soprattutto con Fazio e Perotti (prenderà casa anche lui in zona Axa) mentre sul campo sembra trovarsi ad occhi chiusi con Schick. Anche la vita privata è gelosamente protetta. È sposato con la palermitana Chiara Picone e ha due figli: Martina (3 anni) e Santiago (appena 4 mesi). «Mi ha chiesto di andare a prendere un gelato, otto anni fa a Palermo, e da quella volta non ci siamo più separati. È una persona meravigliosa», ha dichiarato la moglie felicissima di poter tornare in Italia.